i dati
Trani, non si allenta la morsa dei clan e gli incidenti sul lavoro aumentati del 167%
La fotografia nella relazione del procuratore Renato Nitti nell’ambito dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Essenziale il lavoro in coordinamento con la dda»
TRANI - Morti e infortuni sul lavoro in preoccupante ascesa, reati contro il patrimonio che non si fermano mai, scenari mafiosi puntualmente ridescritti, ottime performance dalle sezioni civile e lavoro, in difficoltà le carceri, in affanno l’edilizia giudiziaria. Lo si apprende scorrendo la relazione sull’amministrazione della giustizia, dal primo luglio 2023 al 30 giugno 2024, rilasciata dalla Corte d’Appello di Bari a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di sabato scorso.
ALLARME SICUREZZA LAVORO Nel circondario del Tribunale di Trani il fenomeno che ancora più fortemente desta allarme, secondo quanto segnala il procuratore della Repubblica, Renato Nitti, è l’enorme incremento dei casi di omicidio colposo per infortuni sul lavoro, aumentati del 167%. Allo stesso modo le lesioni colpose per infortunio sul lavoro si sono incrementate del 27% rispetto all’analogo periodo precedente.
Invariate, invece, le denunce di omicidio: sono rimaste 8 come nel 2023. Anche quelle di tentato omicidio hanno confermato le 16 come del 2023. In un caso e nell’altro un quarto è contro donne.
In lieve calo gli omicidi per incidente stradale statale, scesi da 24 a 22, aumentano i reati per violenze sessuale, passati da 58 a 79, cala lo stalking da 276 a 216 casi.
Con riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione diminuisce la corruzione, aumenta la concussione e si stabilizza il peculato.
l’EMERGENZA FURTI Per quanto riguarda i delitti contro il patrimonio, in lieve aumento risultano le rapine mentre è maggiore l’incremento dei furti, passati da 8.261 a 10.874. E fra questi sono tornati a salire anche quelli in abitazione, da 871 a 1009. In aumento i reati di estorsione, stabile l’usura, desta allarme il dato triplicato della truffa aggravata, con denunce triplicate da 57 a 153. In ascesa anche i casi di riciclaggio, mentre si sono dimezzati i casi di bancarotta fraudolenta. Altro motivo di preoccupazione, i reati contro l’incolumità pubblica fra incendi, crolli, epidemie e avvelenamenti di acque: sono passati da 233 a 370 casi.
«la MAFIA NON MOLLA» «Il circondario di Trani risulta essere caratterizzato dalla presenza di organizzazioni di stampo mafioso storiche - fa notare nella sua relazione il presidente della Corte d’Appello, Franco Cassano -, di matrice autonoma e distinte da quelle baresi soprattutto a Trani, Barletta ed Andria. Il territorio, però - osserva - è in parte anche influenzato dalla presenza di propaggini della malavita barese, in particolare il clan Capriati ed influenze del clan Strisciuglio, nonché intensi rapporti con altre organizzazioni criminali della parte meridionale del circondario di Foggia, soprattutto con riferimento a Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia».
A questo quadro generale va anche aggiunto il fatto che per la Procura di Trani, con riferimento ai delitti di associazione per stampo mafioso, si è registrata una riduzione sul numero delle iscrizioni, che si sono azzerate (da 4 a 0).
«Tale dato, però - fa notare il procuratore, Renato Nitti - non esime dall’affermare come la Bat sia territorio in cui è attestata una forte presenza di criminalità organizzata di stampo mafioso, il che comporta un forte coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia».
INTERCETTAZIONI, SPESA DIMEZZATA Capitolo intercettazioni telefoniche: a Trani sono aumentate sia quelle telefoniche, sia le ambientali, ma il costo si è quasi dimezzato: 1 milione del 2023 a 560.000 euro del 2024.
Più in generale, sempre in campo penale, i procedimenti a dibattimento a Trani sono diminuiti del 4%, quelli pervenuti aumentati dell’8%, quelli definiti diminuiti del 7%, i pendenti aumentati del 3%. È interessante notare che in Procura si è verificata una diminuzione del numero dei procedimenti definiti con archiviazione per prescrizione dei reati, che risulta essere quasi dimezzato.
EFFICIENZA al top Sul fronte civile, il tribunale di Trani è il più veloce del Distretto della Corte d’Appello di Bari nella durata media dei procedimenti: 428 giorni. Negli uffici del Giudice di pace è invece più veloce Bari, con appena 148 giorni di durata contro i 242 di Trani.
Ottimi risultati vengono attribuiti a Trani con riferimento alle controversie di lavoro e previdenza. La Sezione lavoro mostra una pendenza complessiva in netta diminuzione ed in misura inversamente proporzionale all’incremento del personale, che adesso è a pieno organico.