Il caso

I soldi della Regione ai centri per l'autismo: nella Bat andranno alla fondazione di famiglia della sindaca di Andria

Massimiliano Scagliarini

Il bilancio pugliese ha stanziato 12 milioni a favore delle cure di emergenza. Tutte le Asl (tranne una) hanno scelto di potenziare strutture pubbliche

BARI - Dodici milioni di euro destinati nel bilancio alla gestione dei sei centri di eccellenza per l’autismo che dovrebbero essere istituiti in tutte le province. E che in tutte le Asl, tranne che in una, saranno a gestione pubblica. L’eccezione riguarda la Bat, dove l’asse tra Regione e Comune sta per affidare due milioni di euro a una fondazione privata, anzi familiare: fa capo alla famiglia del sindaco di Andria, Giovanna Bruno.

Si chiama Fondazione Pugliese per le Neurodiversità, ed è stata creata nel 2018 da un gruppo di persone unite da vincoli familiari che poi, nel 2020, hanno ottenuto dal Comune l’assegnazione di un suolo su cui costruire un centro per la cura dei disturbi dello spettro autistico. La fondazione è presieduta dall’avvocato Francesco Bruno, fratello di Giovanna, pure lei tra i promotori insieme al padre Salvatore e ad altri parenti: la cognata Claudia Antonia Figliolia, consigliera della fondazione, è sorella della responsabile della Neuropsichiatria infantile della Asl Bat.

A rivelare che sarà la Fpn a gestire il centro previsto nella Bat è stato, con un comunicato stampa, il consigliere regionale Filippo Caracciolo. Cioè l’ex capogruppo Pd che a luglio 2023 ha presentato l’emendamento alla legge proposta da Fratelli d’Italia con cui il Consiglio regionale ha «inventato» i centri di eccellenza per l’autismo...

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