le festività

Barletta, un’ora in più per la movida di Natale: il Comune tende la mano agli esercenti

Adriano Antonucci

Confcommercio: «Guardate cosa sta accadendo a Bari, dove l’amministrazione è arrivata a fare delle concessioni agli esercenti. Possiamo dire senza falsa modestia di aver fatto da apripista su questa vicenda»

BARLETTA - Un’ora in più per la movida nei giorni clou delle festività natalizie. Lo ha stabilito il sindaco Cosimo Cannito con un’ordinanza che tende la mano agli esercenti. «È tradizione - si legge nell’ordinanza - che nel periodo delle festività natalizie i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande svolgano intrattenimenti musicali che si protraggono fino alle prime ore del giorno successivo» e per questo motivo sono state date indicazioni riguardanti i giorni 8, 25 e 26 dicembre 2024, primo e 6 gennaio 2025.

Per l’Immacolata, Natale, Santo Stefano e l’Epifania i titolari di pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande potranno effettuare emissioni sonore fino alle ore 2. Per il giorno 1 gennaio 2025, invece, il limite è fissato alle ore 3.

L’ordinanza, che prevede anche una sanzione minima di 300 euro per ogni violazione e ribadisce il divieto di vendita degli alcolici ai minori, è stata trasmessa oltre che al Prefetto e alle forze dell’ordine, anche alle associazioni di categoria dalle quali è stata accolta positivamente.

«Si tratta di un gesto che apprezziamo tantissimo. Quella di concedere qualche ora in più nei giorni clou del periodo natalizio - ha affermato il presidente di Confcommercio Barletta, Francesco Divenuto - è ormai una consuetudine da parte dell’amministrazione e noi non possiamo che ringraziare per la sensibilità riservata alle attività».

La decisione del sindaco arriva sull’onda lunga di quello che è avvenuto per gli orari delle emissioni sonore nel periodo invernale. Inizialmente fissato alle ore 23 dalla domenica al giovedì e alle 24 il venerdì e il sabato, dopo le sollecitazioni delle associazioni lo stop alle emissioni sonore è stato indicato nelle 24 per il periodo compreso tra la domenica e il giovedì e all’una di notte per le giornate di venerdì e sabato.

«Quell’ora in più che ci è stata concessa nel periodo ordinario - ha sottolineato Divenuto - permette alle attività di lavorare con maggiore tranquillità, potendo programmare meglio il tipo di servizi ricreativi che metteranno a disposizione dei loro clienti . La chiusura alle 23 sarebbe stata, oggettivamente, troppo penalizzante»

«Vorrei invitarvi a rivolgere lo sguardo a quando stata accadendo a Bari dove l’amministrazione è arrivata alla determinazione di fare delle concessioni agli esercenti. Possiamo dire senza falsa modestia di aver fatto da apripista su questa vicenda. Vogliamo dare dimostrazione di serietà ed avere un rapporto sereno con i residenti. C’è sempre un punto di incontro».

Gli sforzi che si stanno compiendo durante questo periodo natalizio e nel corso di tutto l’inverno, nel ricercare il giusto equilibrio nel rapporto tra le esigenze dei locali della movida e i sacrosanti diritti dei residenti, rappresenta un test per ciò che accadrà la prossima estate.

Gli orari delle emissioni sonore per la stagione estiva 2024 sono stati considerati restrittivi dagli esercenti generando numerose polemiche. L’auspicio di Confcommercio è che per il 2025 si possa prendere una direzione diversa. «Nei prossimi mesi ci riuniremo con le istituzioni per calendarizzare gli orari di chiusura estivi e per quell’occasione - ha affermato il presidente di Confcommercio - ci aspettiamo che ancora una volta sindaco e assessori continuino a dimostrare fiducia negli operatori. Barletta ha voglia di diventare città turistica e sembra che questo indirizzo sia condiviso anche dall’amministrazione per dare slancio all’economia». Il raggiungimento di tale obiettivo passerà anche dal senso di responsabilità degli esercenti «tutti - ha chiosato Divenuto - abbiamo il dovere di rispettare le regole per contribuire in modo concreto alla crescita».

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