La polemica

Barletta, lo sport negato: non riapre il Pala Marchiselli

Giuseppe Dimiccoli

Società sportive in allarme: «Ci servono risposte per organizzarci»

BARLETTA - Preoccupazioni e disagi. Mancanza di prospettiva e richieste di chiarimenti. Bisogna partire da queste situazioni per inquadrare lo stato di agitazione delle società sportive barlettane e delle famiglie nei confronti del Comune per la situazione in cui versa il Pala Marchiselli, che da metà febbraio del 2024 è inagibile.

La chiusura decretata a causa di gravi problemi riscontrati ai pilastri della struttura che vedono compromessa la loro funzionalità a causa dell’eccessiva umidità che si è stratificata nel tempo e il massiccio attacco di termiti alla struttura in legno.

Proprio le società sportive, però, alla luce della imminente stagione alle porte chiedono di «avere spiegazioni» in merito a quello che dovrà essere il futuro organizzativo per allenamenti e gare di campionato. I presidenti delle associazioni N. Cestistica Barletta; Pol. Dil. Amici dello Sport Barletta e le Associazioni sportive dilettantistiche Barletta Basket, New Basket Barletta, Virtus Barletta, Volley Barletta, Red fox Barletta e Nelly Volley hanno scritto alla Amministrazione Comunale facendo presente che “la nostra programmazione alla nuova stagione 2024/2025 è già partita, a breve inizierà la preparazione ai campionati delle nostre squadre Under giovanili e Senior serie C, serie D, Promozione e Divisione delle diverse discipline sportive. A partire da questo mese stiamo già allestendo i roster delle squadre Senior che saranno composti, oltre che dai nostri giovani Under, giocatori senior Italiani anche da Stranieri, con la conseguente gestione anticipata del loro vitto e alloggio».

I presidenti delle società sportive, rimarcano, che «il piano di emergenza predisposto dal Comune di Barletta non ha di fatto risolto la situazione, ripristinando tutti gli allenamenti in altre strutture, che le associazioni avevano assegnate nel Pala Marchiselli. Bensì ha di fatto eliminato a noi tutti gli allenamenti delle nostre squadre».

E poi: «Nell’emergenza ha trovato una situazione tampone, utilizzando il Pala Borgia, riducendo alle altre società fruitrici l’utilizzo di alcune loro fasce orarie assegnate e l’ingresso anticipato di un’ora alla palestra Fieramosca affinché si completassero solo le gare dei campionati under e senior in programma».

Alla amministrazione comunale chiedono che «per la nuova stagione 2024/2025 di avere lo stesso numero di allenamenti in altre strutture sportive e l’apertura a noi società sportive della tensostruttura di via dei Mandorli. E soprattutto: quali sono i tempi di attesa affinché la struttura ritorni fruibile a noi società sportive?».

Sulla vicenda è intervenuto anche un papà, Giuseppe Calabrese che rimarca: «A settembre le famiglie si ritroveranno a dover fare i conti con tantissimi disagi come orari assurdi e location comunicate all’ultimo momento. I nostri ragazzi hanno bisogno di sport che spesso li salva da deviazioni pericolose. Spero che l’amministrazione comunale dia risposte e soluzioni».

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