Il caso

Canosa, la denuncia pentastellata: «Quei voti comprati, ecco le prove»

Davide Suriano

Il consigliere Morra accusa le minoranze e annuncia le dimissioni

CANOSA DI PUGLIA - Una rivelazione del consigliere comunale del M5S Roberto Morra scuote la politica cittadina: una nuova presunta compravendita di voti che questa volta coinvolgerebbe alcuni candidati delle opposizioni, con dialoghi avvenuti tra gli stessi che sarebbero stati registrati su una pen drive recapitata a diversi consiglieri comunali. Morra ha fatto sapere di aver già consegnato tutto il materiale alle forze dell’ordine ma ha anche annunciato di dimettersi dal ruolo di consigliere: «Non si può far finta di nulla sul piano politico - ha scritto Morra sulla sua pagina facebook -. In un clima di sospetto nei confronti di un intero consiglio comunale diventa impossibile lavorare per il bene della città. Credo che questo consiglio comunale sia abbondantemente delegittimato a svolgere le proprie funzioni ovvero quelle di indirizzare e controllare le scelte dell’amministrazione comunale. Se questo consiglio è figlio della compravendita di voti, del voto di scambio e del clientelismo, le funzioni istituzionali sono irrimediabilmente compromesse e viziate. Questo modo di fare politica non mi appartiene. Decido di lasciare». Secondo Morra, dunque, a causa di questi presunti dialoghi su soldi e voti tra esponenti delle opposizioni e delle recenti notizie di indagini nei confronti del sindaco Vito Malcangio e di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, non ci sarebbero più le condizioni per vero confronto.

Sul tema è intervenuto anche Andrea Silvestri, presidente del movimento “Io Canosa”: «Il contenuto di una chiavetta usb anonima fatta circolare a fini diffamatori, intimidatori ed estorsivi - si legge -. Sarà la magistratura a fare chiarezza. Noi non ci sentiamo intimiditi, nè preoccupati. Tuttavia nessuno può mettere in discussione la legittimità del consiglio comunale se non la magistratura». In serata è arrivato anche il commento della segreteria cittadina di Fratelli d’Italia Canosa (il segretario è Daniele Serlenga, consigliere comunale): «Non si permetta il già sindaco ed ex consigliere Morra di adombrare il ruolo del consiglio comunale, ricorrendo alla tecnica della giustizia sommaria fatta sui giornali da coloro che hanno solo l’obiettivo di distruggere la politica - si legge - Il consiglio comunale attuale è composto da giovani, donne e uomini che lavorano e che con dignità ed amore per la propria città si impegnano per contribuire alla crescita sociale, culturale ed economica dell’intera comunità. Se qualcuno ha commesso dei reati ne risponderà personalmente. Eviti di fare di tutta un’erba un fascio, delegittimando il voto libero e democratico dei canosini».

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