In città
Polemiche ex ospedale Trani, finalmente via ai lavori
Il vicesindaco Ferrante: nessuna chiusura né ridimensionamento
TRANI - Un cantiere che parte nel Pta per smentire la partenza del Pta da Trani. I lavori prossimi ad avviarsi nel Presidio territoriale di assistenza San Nicola il Pellegrino, per la realizzazione della Residenza sanitaria assistenziale R1, sembrano la migliore risposta sul campo alle legittime perplessità espresse da trenta medici in un documento, inviato a Regione Puglia e Asl Bt, circa il rischio di depotenziamento e chiusura cui andrebbe incontro - a loro dire - l’ex ospedale di Trani.
Il cartello di cantiere informa la collettività della partenza dei lavori di rifunzionalizzazione e adeguamento del Pta con riferimento al primo stralcio, riguardante la Rsa-R1. Un progetto da 2,7 milioni finanziato con fondi Fesr Puglia 2014-2020 e fa riferimento agli accordi fra Regione Puglia, Asl Bt e Comune di Trani. L’impresa esecutrice è la Seroga appalti di Giugliano in Campania.
Quella che si sta per realizzare è una assistenza residenziale extra ospedaliera ad elevato impegno sanitario, che erogherà prestazioni intensive di cura e mantenimento funzionale alle persone con patologie non acute tali da non richiedere ricovero ospedaliero, ma che necessitano di supporto e continuità assistenziale con pronta disponibilità medica e presenza infermieristica sulle 24 ore.
La «Rsa R1», per esempio, eroga prestazioni a pazienti affetti da Sla o altre sindromi neurodegenerative in fase avanzata, ma anche in favore di persone con patologie croniche, con necessità di assistenza respiratoria, portatori di tracheotomia, nutrizione artificiale o comunque confinate a letto e con dipendenza totale per l’alimentazione il controllo. Tali trattamenti sono assicurati da prestazioni professionali di tipo medico, psicologico, riabilitativo, infermieristico e tutelare, accertamenti diagnostici, assistenza farmaceutica.
In altre parole, quella che prenderà forma al terzo piano del San Nicola e Pellegrino sarà una struttura di alta capacità operativa e professionalità, che tutto avrà tranne posti letto di degenza.
Lo sforzo per realizzarla sembra quindi andare in controtendenza rispetto a quanto denunciato dai trenta medici tranesi circa il ridimensionamento del Laboratorio analisi e della Unità di Oculistica, da loro inquadrato come anticamera della chiusura del Pta.
L’argomento è stato rilanciato anche nel consiglio comunale tenutosi l’altra sera: «Non ho letto un solo atto in cui si parli della chiusura del Pta - ha risposto il vicesindaco, Fabrizio Ferrante, rispondendo ad alcune interpellanze della minoranza, dai cui banchi si è da più parti richiesta la convocazione di una seduta monotematica in cui approvare un documento che impegni Regione ed Asl Bt a recedere da ogni proposito di ridimensionamento, rilanciando così nella sede istituzionale le preoccupazioni espresse nel documento-appello rilasciato dai medici.
Ferrante ha risposto parlando di «vampate di polemiche, nate probabilmente da qualche ordine di servizio che ha visto una o più unità lavorative trasferite da un luogo ad un altro, deducendone così scenari così negativi al punto da paventare la chiusura del Pta. Ma non c’è nulla di tutto questo - ha riaffermato il vice sindaco -, anzi stiamo lavorando con Regione e Asl Bt per fare della struttura l’unico ospedale territoriale Bat. Ed allora, se proprio si vuole fare un consiglio comunale sulla sanità, sarà nostra cura invitare le parti per farci spiegare da loro in maniera ufficiale quali siano i progetti reali che si stanno portando avanti e quando si realizzeranno».