Il protocollo
Andria prima «Smart city» in tutta la Puglia: un accordo che sa di futuro
Il sindaco Giovanna Bruno: «Abbiamo investito su una scommessa nuova. Ora l’approccio tecnico ci aiuterà nella programmazione»
ANDRIA - Da oggi Andria è la prima città «Smart City» in Puglia. A sancirlo il protocollo di cooperazione sottoscritto ieri mattina in Sala Giunta, a Palazzo di Città, tra Comune di Andria e la società Wind Tre. Un tassello importante nella spinta all’innovazione ed alla transizione digitale e green.
Con la sottoscrizione dell’accordo, la società ed il Comune si confronteranno per valutare percorsi di sviluppo di servizi innovativi ai cittadini e alle imprese, di trasformazione in Smart City e relative progettualità, iniziative di digitalizzazione urbana, di sviluppo delle competenze tecnologiche e della cultura digitale del territorio, atte a fornire risposte concrete alla crescente esigenza di servizi digitali per la comunità.
«Cento città, entro il 2030, aderendo al Protocollo elaborato dalla Wind Tre, potranno avere a disposizione una serie di tecnologie innovative che serviranno a rendere la vita dei cittadini più facile, più smart – ha spiegato Stefania Matrone, direttore Transformation & Development Office, Wind Tre -. Andria, dunque, è la prima città della Puglia ad aderire a questo protocollo, affiancandosi alle altre 25 città italiane che hanno già aderito».
Il protocollo, che ha durata di un anno prorogabile, è propedeutico alla costituzione di un tavolo di lavoro tra il Comune e Wind Tre che, attraverso incontri periodici, provvederà a: verificare la possibilità di sviluppare e realizzare attività e iniziative di interesse comune attraverso l’analisi dei bisogni, nella volontà di condividere lo stato dei servizi digitali erogati dal Comune ai cittadini e alle imprese, identificando le priorità in termini di nuovi servizi; individuare opportunità progettuali ad elevato tenore tecnologico ed infrastrutturale di interesse del territorio e delle Parti (come i progetti di Rigenerazione Urbana) in conformità al quadro normativo vigente; offrire supporto da parte di partner specializzati e selezionati da Wind Tre per l’accesso ai finanziamenti previsti dal Pnrr. Imprescindibile è l’analisi di proposte di trasformazione digitale, percorsi di formazione per la pubblica amministrazione e la cittadinanza circa l’evoluzione tecnologica delle reti, in fibra e 5G, nonché le opportunità di servizi che queste nuove tecnologie abilitano.
«La transizione digitale è sempre più centrale nell’agenda di governo a tutti i livelli – aggiunge l’assessore comunale all’Innovazione tecnologica, Viviana Di Leo -. Sempre più comuni vanno nella direzione di trasformare le città in Smart City, coniugando la digitalizzazione alla sostenibilità. Attraverso il protocollo che oggi sottoscriviamo anche il Comune di Andria avrà la possibilità di collaborare con dei professionisti del settore sulla base di un’analisi del contesto e dei bisogni». «Abbiamo inteso lanciarci in questa nuova avventura – ribadisce la sindaca Giovanna Bruno – per sviluppare un progetto che fino a qualche tempo fa era in fase embrionale. Abbiamo investito su una scommessa nuova, sfidando le consuetudini. L’approccio tecnico e scientifico ci aiuterà nella programmazione e progettazione di interventi trasversali che riguardano diversi settori e diversi aspetti della vita dei cittadini».
Per la prima volta, il nome di un gestore telefonico è unito ad un progetto di innovazione tecnologica, e non solo alle tante antenne che continuano a proliferare in città. Questione che continua a preoccupare la comunità andriese e su cui forse troppo poco spesso si soffermano le istituzioni.