Le mosse dell'Amministrazione

Verde pubblico a Trani, arriva il via libera agli abbattimenti dei pini

Nico Aurora

Saranno rimossi alcuni alberi secolari le cui radici rendono insicura la strada. Segnalazioni per il degrado dei marciapiedi in corso De Gasperi

TRANI -  Il taglio dei pini di corso Alcide de Gasperi all’angolo con via Bonomo, che si sarebbe dovuto effettuare lo scorso 13 novembre, sarà eseguito nei prossimi giorni. La notizia è doppia però, perché non si procederà soltanto all’abbattimento degli alberi secolari, ma anche all’esecuzione di una vera e propria opera pubblica per riparare i danni finora procurati e quelli che il taglio determinerà in aggiunta a quelli già esistenti.

È quanto si apprende dalla determinazione del dirigente dell’Area lavori pubblici, Luigi Puzziferri, che ha approvato l’impegno di spesa e l’affidamento dei lavori per «interventi mirati di manutenzione ordinaria di alcune sedi marciapiedi e carreggiate».

Ebbene a seguito di segnalazioni giunte circa lo stato di degrado dei marciapiedi di corso De Gasperi, angolo via Bonomo - si legge nel provvedimento - si è proceduto ad eseguire il relativo sopralluogo accertando la presenza della pavimentazione dissestata a causa delle radici degli alberi di alto fusto presenti».

In realtà il problema si segnala anche in piazza Dante, con il precario stato dei luoghi dell’area antistante la scuola media Baldassarre: anche qui si rende necessario procedere all’estirpazione degli alberi presenti.

In entrambi i luoghi le operazioni di taglio saranno a cura del servizio del verde pubblico, ma «successivamente - precisa il dirigente - sarà necessario intervenire mediante il rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi, nonché della carreggiata danneggiata».

L’Ufficio tecnico ha così redatto una stima dei costi per le lavorazioni in questione, per un importo complessivo di 51.000 euro, di cui 39.000 per lavori a base d’asta: gli stessi sono stati già affidati alla ditta Cogesa, di Bitonto, che pertanto si occuperà delle lavorazioni post taglio degli alberi.

Il taglio previsto a novembre sarebbe dovuto avvenire in un momento storico molto delicato per il verde pubblico: erano i giorni in cui erano stati già recisi gli alberi di piazza Plebiscito e via Venezia, suscitando un’ondata di indignazione da parte di alcune associazioni con relative a manifestazioni di protesta.

Proprio gli attivisti di alcune di esse, informati dell’ordinanza di divieto di sosta e fermata in vista dell’abbattimento di quei pini, alle 7 del mattino del 13 novembre si erano recati sul posto chiedendo all’imprese esecutrice di non procedere, portandosi poi a Palazzo di città per perorare la causa dei pini da mantenere in vita: la loro battaglia ha sortito un effetto positivo nel breve termine, ma adesso sembra proprio che non ci sia più alcun modo di evitare il taglio di quegli alberi, per questioni di pubblica sicurezza ed incolumità.

Infatti si presentano tutti inclinati e hanno pesantemente deformato sia i marciapiedi, sia le sedi stradali con radici che ormai vanno ben oltre i confini dell’area parcheggio al piede degli alberi e, di conseguenza, potrebbero essere pericolosissime soprattutto per i motociclisti, che a causa delle sporgenze potrebbero essere sbalzati durante la conduzione dei loro veicoli.

L’intervento nasce anche da una segnalazione del condominio dello stabile adiacente, poiché le radici sarebbero penetrate anche al di sotto del fabbricato, richiedendo interventi di manutenzione straordinaria per la sicurezza del fabbricato.

Quanto a piazza Dante, lo scorso 1mo dicembre fu tagliato un ramo penzolante da un pino, proprio in corrispondenza dell’ingresso della scuola media Baldassarre. Per questo motivo la sera precedente una porzione di marciapiede era stata interdetta dalla Polizia locale, nell’attesa dell’intervento dell’impresa che si occupa della manutenzione del verde pubblico.

Il preside, Marco Galiano, aveva segnalato al Comune non solo il singolo problema, ma fra l’istituto e l’ente c’è un fitto carteggio circa i rischi cui è esposto il pubblico sia all’esterno, sia all’interno del plesso scolastico, proprio a causa di pini che paiono non correttamente mantenuti: anche qui, dunque, ne va dell’incolumità pubblica e, soprattutto, della sicurezza dei ragazzi e pedoni in genere.

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