la sentenza
Andria, caso dell'uomo legato all'albero: nessun responsabile
Si è concluso il processo che coinvolgeva cinque persone sull'episodio di «Luchino» che ebbe clamore nazionale
ANDRIA - Nessun colpevole per il caso "Luchino". Tutti i reati sono prescritti e dunque proscioglimento per prescrizione del reato per cinque indagati: Vincenzo Berardino, Francesco Mucci, Antonio Sgaramella, Angelo Loconte, Luigi Zinni, Benedetto Parenza.
Si conclude così la triste vicenda che risale al 2015 e che valse la ribalta dei media nazionali. Un caso di cronaca che vedeva coinvolti quattro ragazzi, allora ventenni, e un adulto, tutti imputati nel caso di Luca Di Schiena, noto come “Luchino”, che nel 2015 fu legato ad un albero in corso Europa, ad Andria, contro la sua volontà, diventando oggetto di scherno.
L’uomo fu immobilizzato dalle caviglie al busto con corde e scotch da imballaggio per circa cinque minuti. Partirono le indagini subito dopo la pubblicazione di quelle foto sui social e i cinque responsabili della "bravata", subito individuati, furono accusati di violenza privata. Un processo che è durato anni e che si è concluso con la sentenza di ieri per l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Sono stati ordinati il dissequestro dei telefoni cellulari e del materiale informatico e la restituzione degli stessi.
Come lo stesso malcapitato ebbe modo di raccontare alle autorità e ai media, non era l’unica angheria subìta. Il caso diventò subito di interesse nazionale vista la "fragilità" mentale dell'uomo, incapace di difendersi.