Storie
Il gran cuore di Barletta: l'associazione «Il dono di Luca» dona 25mila euro per la ricerca
Pompeo: «Un’occasione preziosa, sia per ricordare Luca, sia per avvicinare la nostra attività clinica e di ricerca al territorio»
BARLETTA - Ricerca e solidarietà. Formazione e speranza. Tutto questo durante la consegna del primo assegno di ricerca di 25mila euro, dono della collettività barlettana e non, da parte della Odv «Il dono di Luca» nata all’indomani della scomparsa del giovane avvocato Luca Caruso avvenuta il 16 marzo di quest’anno per una neoplasia cerebrale. L'evento nella Sala Rossa di Barletta alla presenza del sindaco Cosimo Cannito, di Domenico Caruso presidente della Odv, di Serafina Ardito dirigente del liceo «Alfredo Casardi», di Francesco Contento tesoriere dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e di Edoardo Pompeo medico e ricercatore dell’Unità di Neurochirurgia dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, diretta dal professor Pietro Mortini che ha brillantemente relazionato in merito al «Ruolo delle moderne tecnologie in neurochirurgia». Ha coordinato il giornalista Giuseppe Dimiccoli esperto di tematiche sanitarie europee. Preziosi gli studenti del «Casardi» del corso con curvatura biomedica.
«Grazie di cuore a tutti per un evento che vuole dare una speranza a chi si trova nel percorso della malattia – dicono Domenico Caruso e Paola Casale genitori di Luca -. Per noi è molto importante impegnarci in questo ambito legato alla ricerca avendo come faro l'amore verso nostro figlio Luca». «Barletta è solidale e attena alla scientifica. Ai giovani dico di fare attenzione e di avere rispetto della vita. In ogni momento ed in ogni luogo. A Paola e Domenico grazie di cuore per tutto», ha dichiarato il sindaco Cannito attualmente dimissionario. «Vedere tanti giovani così attenti è stato un piacere che mi fa ben sperare per il futuro. La ricerca è indispensabile per l'umanità e per la medicina», ha dichiarato il dottor Contento.
Entusiasta la dirigente Ardito: «La nostra scuola ha da sempre attenzione verso questi temi e abbiamo vissuto un bel momento di formazione sul campo».
«L’incontro è stato per tutti noi un'occasione preziosa, sia per ricordare Luca, sia per avvicinare la nostra attività clinica e di ricerca al territorio. A volte manca un contatto diretto tra i cittadini che supportano la ricerca e chi la conduce, ma venerdì siamo riusciti ad annullare questa distanza – ha dichiarato il dottor Pompeo -. Ottima la presenza dei liceali già indirizzati dalla scuola superiore verso un futuro in ambito biomedico e che speriamo possano aver beneficiato di un incontro con un rappresentante di un istituto come il nostro, che da sempre porta avanti in parallelo attività clinica e di ricerca. Ringraziamo i genitori e gli amici di Luca e tutti i sostenitori per aver concretizzato questo "dono" per noi, per Barletta e per la memoria di Luca. Siamo certi che sarà solo la prima di una serie di iniziative che promuoveremo congiuntamente».
«”Finché noi vivremo, Luca vivrà”, questa la nostra dichiarazione d’amore nell'esprimere gratitudine a chi crede nel nostro progetto. Nel nome di Luca ci impegneremo nel sociale per la ricerca. Promettiamo che nel nostro piccolo e nelle nostre possibilità saremo sempre vicini a Mamma Paola e Papà Mimmo», dicono Giuseppe Pastore, Ciccio Bracco e Giacomo Caldarola amici da sempre e per sempre di Luca.