L'air show
«Frecce Tricolori» a Trani in estate, volano anche le polemiche
Già stanziati 40mila euro per ospitare la pattuglia acrobatica nazionale, ma la città resta divisa. Opportunità o mezzo di «distrazione di massa»?
TRANI - Stanziati 40.000 euro per le Frecce tricolori a Trani la prossima estate. E città e politica già si dividono fra chi afferma si tratti di una straordinaria opportunità per la comunità e chi, invece, di una non meno eclatante arma di distrazione di massa. La pattuglia acrobatica aerea, che rappresenta uno degli orgogli italiani per eccellenza, si esibirà nei cieli della città in una data da stabilire tra quelle del 7 luglio o 4 agosto.
La presenza della pattuglia acrobatica nazionale sarà legata alle celebrazioni per lo scoprimento della targa intitolata al Maresciallo di prima classe Pietro Lettini, Medaglia d’argento al valore aeronautico, ed in concomitanza dell’anniversario della Crociera aerea del decennale, cui prese parte il trasvolatore tranese nel 1933.
L’Aeroclub Bari lo scorso 30 agosto ha richiesto all’Aeroclub d’Italia la manifestazione aerea con l’apporto della pattuglia acrobatica nazionale. L’Aeroclub d’Italia ha aderito all’invito chiedendo in cambio la disponibilità dell’ente promotore, vale a dire il Comune, allo stanziamento di quella somma, ritenuta congrua a copertura delle spese previste.
«La manifestazione - fa notare il capogruppo della lista di maggioranza Con, Claudio Biancolillo - porterà una serie di benefici. Uno dei principali vantaggi sarà il notevole impatto economico che ne deriverà. L’afflusso di migliaia di spettatori provenienti da ogni angolo del Paese, e talvolta anche dall’estero, determinerà un sensibile aumento nel settore turistico ed un notevole afflusso di visitatori in città». Oltre i vantaggi per economia e indotto, Biancolillo ne intravede sia per l’immagine della città, giacché «la presenza delle Frecce tricolori permetterà a Trani di trovarsi al centro dell’attenzione nazionale ed internazionale», sia per un «risveglio di orgoglio e senso di unità ed appartenenza della comunità».
Lapidario il commissario tranese di Fratelli d’Italia Raimondo Lima, che del partito tricolore per eccellenza è anche membro del direttivo nazionale: «Un’altra splendida e fenomenale arma di distrazione di massa. Fa niente che la città langue: basta accontentare i cittadini con “panem et circenses”». In altre parole, fumo tricolore negli occhi di una Trani la cui utenza social lamenta che quei soldi «si sarebbero potuti utilizzare per riparare le strade, e quindi a questo punto meglio il Giro d’Italia» o «per i disoccupati».