Baby-gang
Andria, due minori egiziani aggrediti da un branco di 30 persone nella villa comunale
Gran parte dei presunti aggressori avrebbe agito a volto coperto e armato di bastoni, rami di alberi e persino del sellino di una bici
ANDRIA - Due minorenni di nazionalità egiziana, ospiti di una comunità di accoglienza, sono stati aggrediti intorno alle nove di ieri sera nella villa comunale di Andria da un gruppo composto da una trentina di persone da identificare.
Secondo quanto emerso finora, la gran parte dei presunti aggressori avrebbe agito a volto coperto e armato di bastoni, rami di alberi e persino del sellino di una bici che avrebbe usato per colpire ripetutamente le vittime che hanno tentato la fuga. Uno dei due, si è rifugiato in un esercizio pubblico e solo l’intervento dei titolari ha evitato il peggio.
I ragazzini sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale cittadino Bonomo dove sono stati medicati e dimessi con una prognosi di quasi una settimana.
Sull'accaduto indagano gli agenti della Polizia locale che hanno acquisito le immagini registrate dai circuiti di videosorveglianza delle zone in cui si sarebbero verificate le aggressioni. Gli agenti hanno in corso indagini per risalire al movente.
«L'aggressione ieri sera nella villa comunale di Andria a quattro ragazzi egiziani, da parte di circa 20 persone con il volto coperto e armati di spranghe e bastoni, deve indurre ad una profonda riflessione. Sull'accaduto indagano le forze dell’ordine, ma parliamo di un episodio che avviene a distanza di una settimana da quanto successo a un diciottenne aggredito per due giorni di seguito per il suo orientamento sessuale». Lo dichiara la consigliera regionale con delega alla Cultura, Grazia Di Bari. «Dobbiamo dare una risposta immediata - prosegue - perché non si può restare immobili davanti a questo crescendo di violenza. Serve sicuramente una maggiore dotazione dell’organico delle forze dell’ordine, ma è necessario che le istituzioni assieme al mondo della scuola e alle associazioni lavorino puntando sulle politiche culturali per dare un futuro diverso alla città. Alla luce di quanto sta succedendo auspico che vengano calendarizzate al più presto le audizioni richieste in Commissione regionale antimafia sulla sicurezza ad Andria».