GIUSTIZIA SVENDUTA
«Calunniò due colleghe»: il Csm destituisce Nardi
L’ex gip tranese rimosso dalla magistratura dopo la condanna definitiva per il falso complotto. Il giallo della lettera di Savasta
BARI - Le false accuse mosse nei confronti di due colleghe e di un avvocato, autori di un complotto mai esistito, sono incompatibili con la permanenza nell’ordine giudiziario. Per questo ieri la sezione Disciplinare del Csm, presieduta dal vicepresidente Fabio Pinelli, ha disposto la rimozione dell’ex gip Michele Nardi, già sospeso dopo l’arresto di gennaio 2019 nell’ambito dell’inchiesta sui processi truccati ma cacciato dalla magistratura per un’altra vicenda: la condanna definitiva a un anno, un mese e 10 giorni per calunnia ai danni delle magistrate Maria Grazia Caserta e Margherita Grippo e dell’avvocato Michele Laforgia.
La storia risale al 2012, ai primi veleni interni alla Procura di Trani, e si intreccia con le indagini e i processi ancora in corso. Inizia tutto con il ritrovamento di tre proiettili nella cassetta della posta di Nardi, che poi davanti all’allora procuratore di Trani, Carlo Capristo, mette a verbale la seguente storia: «C’è un piano che ha messo a punto Laforgia, insieme alla Grippo, che praticamente prevede questo: la dottoressa Grippo si sarebbe astenuta dal processo Truck Center, facendolo transitare in base alle tabelle (...) e, quindi, il presidente del Tribunale sarebbe stato indotto - cosa che mi risulta è andata proprio così - a chiedere al ministero una proroga della permanenza della dottoressa Caserta a Trani»...