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«Giustizia svenduta»: ex gip Nardi condannato a 16 anni di carcere e radiato dalla magistratura

 
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Trani, giudice Nardi calunniò colleghe e avvocato: confermata condanna

L'ispettore Di Chiaro a 9 anni, l'avvocatessa Cuomo a 6 anni, Zagaria a 4 anni, Patruno a 5 anni

Mercoledì 18 Novembre 2020, 19:23

20:51

LECCE - L'ex gip Michele Nardi condannato a 16 anni e 9 mesi di carcere, l'ispettore di Polizia, Vincenzo Di Chiaro a 9 anni e 7 mesi,  l’avvocatessa barese Simona Cuomo a 6 anni e 4 mesi, Savino Zagaria a 4 anni e 3 mesi e Gianluigi Patruno a 5 anni e 6 mesi.

Queste le condanne comminate dopo la camera di Consiglio dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce chiamati ad esprimersi sull'ex gip di Trani Michele Nardi e su altri quattro imputati nel troncone del processo sulla Giustizia svenduta al Tribunale di Trani che si è celebrato con rito ordinario.

Nardi, che è ai domiciliari, fu arrestato nel gennaio 2019 assieme all’allora pm tranese Antonio Savasta (condannato a 10 anni di reclusione con rito abbreviato) con l’accusa, contestata  ad entrambi, di aver garantito esiti processuali favorevoli in diverse vicende giudiziarie e tributarie in favore di
imprenditori coinvolti nelle indagini in cambio di ingenti somme di danaro e, in alcuni casi, di gioielli, diamanti e varie utilità. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2018.  

Per tutti interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla professione. Nardi è stato radiato dalla magistratura.

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce hanno condannato alla pena di 16 anni e nove mesi di reclusione l’ex gip di Trani Michele Nardi, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e al falso. I pm avevano chiesto la condanna a 19 anni e 10 mesi.

Nardi, che è ai domiciliari, fu arrestato nel gennaio 2019 assieme all’allora pm tranese Antonio Savasta (condannato a 10 anni di reclusione con rito abbreviato) con l’accusa, contestata ad entrambi, di aver garantito esiti processuali favorevoli in diverse vicende giudiziarie e tributarie in favore di imprenditori coinvolti nelle indagini in cambio di ingenti somme di danaro e, in alcuni casi, di gioielli, diamanti e varie utilità. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2018.
Il Tribunale ha condannato a 9 anni e 7 mesi di reclusione l'ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro, ritenuto complice dell’ex pm Savasta; 6 anni e 4 mesi sono stati inflitti all’avvocatessa barese Simona Cuomo; 5 anni e 6 mesi a Gianluigi Patruno; 4 anni e tre mesi a Savino Zagaria, cognato dell’ex magistrato Savasta.

I giudici hanno disposto la confisca dei beni per ciascun imputato per 2,2 milioni di euro ed hanno disposto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per tutti gli imputati fatta eccezione per Zagaria per il quale l’interdizione avrà durata pari alla pena inflitta. L’avvocatessa Cuomo è stata interdetta dalla professione per tutta la durata della pena. Nei confronti di Nardi e Di Chiaro è stato dichiarato estinto il rapporto di pubblico impiego. Nardi non era presente al momento della lettura del dispositivo, ma ha atteso i suoi legali fuori dall’aula.

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