incidente su lavoro

Trani, operaio folgorato in cantiere: ricoverato a Bari. La solidarietà dei sindacati. Aperta inchiesta

L'uomo di 64 anni ha riportato ustioni di secondo grado ma non è in pericolo di vita

TRANI - Un operaio di 64 anni di Trani è rimasto ferito questa mattina mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un immobile che si trova in via Papa Giovanni XXIII a Trani. Secondo quanto si apprende, il 64enne sarebbe rimasto folgorato riportando ustioni di secondo grado. L'operaio stava lavorando su un ponteggio a breve distanza dai cavi dell'alta tensione. Involontariamente la sua attrezzatura da lavoro è venuta a contatto con la rete elettrica, determinando una scarica che fortunatamente non ha procurato danni gravi alla sua salute.

Soccorso dal personale del 118, è stato stabilizzato e trasportato al Policlinico di Bari dove è ricoverato. Non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, i colleghi della Polizia locale e i tecnici dello Spesal della Asl Bat che dovranno ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Da registrare anche l'intervento degli operatori di Amet Spa, per il ripristino della rete elettrica, poiché la fornitura a seguito dell'incidente si era interrotta per alcuni minuti.

Valente (Cgil Bat): «Tragedia sfiorata, altrimenti sarebbe stata l’ennesima»

«Poteva essere un'altra tragedia. Per fortuna, invece, l'operaio rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro questa mattina a Trani ora è affidato alle cure dei medici. Se le cose fossero andate diversamente staremmo parlando dell'ennesima morte bianca in Puglia dove solo lo scorso anno ce ne sono state 51, 1200 in tutto il Paese». È il commento del Segretario generale della Cgil Bat, Michele Valente, all'incidente avvenuto questa mattina a Trani dove un operaio di 64 anni sarebbe rimasto folgorato durante lavori di ristrutturazione di un immobile.

«Purtroppo ci troviamo di fronte ad una piaga senza soluzione di continuità, laddove manca una politica seria di controlli e un interesse concreto delle istituzioni. Perché se ci fosse, le cose cambierebbero. E invece no. Continuiamo ad assistere a tragedie, questa volta per fortuna sfiorata. All'operaio l'abbraccio del sindacato e gli auguri di pronta guarigione. Ma non possiamo non fare una riflessione importante che riguarda innanzitutto l’età avanzata dei lavoratori che è tra i fattori di rischio negli infortuni e che è legata naturalmente ad un sistema pensionistico inaccettabile. Siamo davvero stanchi di dover quasi quotidianamente, ormai, commentare episodi drammatici di infortuni, purtroppo tantissime volte anche mortali sul lavoro.

E, vogliamo ricordare, che il diritto al lavoro così come la tutela del lavoro sono i pilasti della nostra Costituzione ma i numeri del fenomeno continuano ad essere inaccettabili: nei primi mesi del 2023 sono morti in Italia 264 lavoratrici e lavoratori, l’anno scorso sono stati in totale 1090. Ma di lavoro ci si ammala anche tant’ è che le malattie professionali denunciate nei primi mesi di quest’anno sono in aumento del 24percento rispetto al 2022. Un’assurdità che si continui a morire e ammalarsi di lavoro. E tutto ciò avviene perché non si fa formazione, perché i lavori sono sempre più precari, perché mancano i presidi territoriali e soprattutto perché non si mettono in atto azioni e interventi necessari a vigilare e fare prevenzioni per tutelare il lavoro di ogni singolo individuo.

E lo diciamo nella Bat che è una provincia dove ad oltre 20 anni dalla sua costituzione non c’è ancora un Ispettorato provinciale del lavoro che possa in maniera più efficace intervenire in un’azione di controllo e prevenzione. Questa strage va fermata e per questa ragione oltre che per le questioni più strettamente legate alla sfera sanitaria la Cgil terrà una manifestazione nazionale a Roma il 24 giugno prossimo. Dalla nostra provincia è prevista la partenza di diversi autobus da tutte le città», conclude Valente.

Operaio folgorato in cantiere Trani, Filca, 'serve sicurezza'

«L'ennesimo incidente in un cantiere, rimette al centro il tema della cultura della sicurezza. La scia di sangue in edilizia è davvero inaccettabile, oggi per un puro caso non ci troviamo a contare un’altra vittima nei nostri cantieri, dopo le tre vittime di Monopoli e Capurso dello scorso mese di maggio». Lo dichiara Luigi Sideri, segretario generale della Filca-Cisl di Bari- Bat, commentando l’incidente avvenuto questa mattina a Trani in cui è rimasto ferito un operaio di 64 anni. «La sua età deve far riflettere: a 64 anni, con queste condizioni climatiche, si trovava su una impalcatura per lavori di ristrutturazione di un immobile. Noi - aggiunge il sindacalista - continuiamo a sostenere che per gli over 60 bisogna introdurre delle misure per andare in pensione prima e senza penalizzazioni».

Sideri ricorda le proposte avanzate dal sindacato che sono "l'avvio di percorsi per garantire la legalità e la sicurezza in tutta la filiera delle costruzioni, l’introduzione di nuove tecnologie e la valorizzazione dei rappresentanti per la sicurezza sul territorio». Per il segretario «bisogna mettere in campo una nuova cultura della sicurezza, avviando una campagna preventiva nei cantieri temporanei e mobili, istituendo una nuova figura istituzionale per la sicurezza» e promuovendo «già nelle scuole progetti formativi sull'importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro».

Aperta l'inchiesta per lesioni colpose

La procura di Trani ha aperto una inchiesta per lesioni colpose, come atto dovuto, sull'incidente avvenuto questa mattina in un cantiere di Trani in cui è rimasto ferito un operaio di 64 anni. Al momento non ci sono indagati e si procede contro ignoti. La vittima era impegnata in lavori di ristrutturazione di un immobile di via Papa Giovanni XXIII quando, per cause da chiarire, è rimasta folgorata.

Secondo quanto emerso finora dagli accertamenti eseguiti dai tecnici dello Spesal della Asl Bat, il cestello su cui il 64enne era al lavoro sarebbe rimasto impigliato per poi essere raggiunto da un passaggio di corrente che si sarebbe propagato dai cavi verso il ponteggio.

L’operaio ha riportato ustioni di secondo grado: non è in pericolo di vita e ora è ricoverato nel Centro ustioni del Policlinico di Bari. Le sue condizioni sono stabili.

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