L'iniziativa
Canosa, due tele dell'artista andriese Ficarazzo alla «Farmalabor»
Ieri mattina la donazione delle opere d’arte del pittore. Il papà: «Così perpetuiamo il ricordo di Michele e la sua passione per la pittura»
CANOSA - Si è svolta ieri mattina la cerimonia di consegna di due tele del pittore andriese Michele Ficarazzo alla Farmalabor di Canosa. «La donazione – spiega il padre Riccardo Ficarazzo – vuole testimoniare, soprattutto nei giovani, la funzione socio educativa dell’arte pittorica ricordando la passione e l’esempio di mio figlio Michele. Non abbiamo mai voluto vendere le sue opere, anche se abbiamo avuto tante richieste. La nostra volontà è sempre stata divulgare la sua opera attraverso donazioni ad Enti o aziende dove possano visionarle tante persone».
Quadri dell’artista andriese sono stati donati, negli anni, al Museo dei Vescovi di Canosa, al Comune di Andria, alla Questura della Bat e al Museo Diocesano di Andria. «Ogni donazione suscita in noi grande emozione - conclude il papà dell’artista - ci ricorda la passione di Michele per la pittura e guardando le sue opere perpetuiamo il suo ricordo».
Le due tele donate alla Farmalabor andranno ad abbellire i nuovi locali dedicati a sala mensa. «Avere delle opere d’arte nelle nostre strutture fa si che le persone lavorino in un luogo bello e piacevole. È un concetto di Adriano Olivetti – ricorda Sergio Fontana presidente di Farmalabor, nonché presidente di Confindustria Bari e Bat - quando spiegava che le fabbriche non devono essere brutte e grigie ma devono essere un luogo accogliente dove le persone abbiano il piacere di andarci. Nella nostra azienda lavorano persone creative impegnate nella produzione di nuovi prodotti. Grazie a questa donazione della famiglia Ficarazzo avremo la possibilità di lavorare in un luogo ancora più bello che possa stimolare la creatività e la realizzazione dei nostri progetti».
«È davvero bello vedere un papà che dona le opere del proprio figlio prematuramente scomparso, piuttosto che custodirle in casa in un ricordo privato. - il pensiero del sindaco Vito Malcangio, intervenuto alla cerimonia – Donare alla collettività queste opere d’arte che così possono essere ammirate da tante persone è una bellissima soddisfazione e volevo essere presente in questo momento perché penso che la cultura sia anche questo».
Presente alla cerimonia anche monsignor Felice Bacco, direttore del Museo dei Vescovi dove sono custodite alcune opere e dove alcuni anni fa è stata organizzata una mostra del pittore di Andria. «Non ho avuto la fortuna di conoscere Michele ma, grazie al papà, ho potuto ammirare tutte le sue opere prima che iniziasse la fase delle donazioni. Sono rimasto molto colpito dalla bellezza dell’interpretazione, la capacità di rappresentare con padronanza di colori le sfumature, i particolari, i dettagli. Tutto questo mi ha colpito e volentieri ho sostenuto il papà in questa opera di divulgazione della figura del figlio».
A conclusione della cerimonia è intervenuto Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia. «Molto bello aprire il 2023 con questo evento così pregnante in cui la famiglia Ficarazzo dona alla Farmalabor due opere importanti di questo artista prematuramente scomparso nel 2006 la cui memoria e il talento si preservano proprio attraverso questo sistema di donazioni di divulgazione della sua opera che ha coinvolto anche molteplici istituzioni pubbliche. Una logica di welfare culturale dove l’arte migliora la qualità della vita delle persone, dei lavoratori, dei cittadini, delle comunità e su questo segno saranno improntate nei prossimi mesi le politiche culturali della Regione Puglia».