Il paradosso
Trani, la scuola «Papa Giovanni XXIII» nel mirino degli abusivi
Il cancello è accessibile: chiunque può entrare nel plesso
TRANI - Adesso c’è anche la prova fotografica: la ormai ex scuola Papa Giovanni XXIII non solo viene costantemente vandalizzata e depredata di quel poco che le resta, ma potrebbe anche essere occupata ed abitata da qualcuno.
Le foto a corredo documentano una persona all’interno del plesso e poi all’esterno, mentre se ne allontana dopo avete richiuso il cancello, forse semplicemente accostandolo. Infatti, laddove una volta esisteva una catena con lucchetto non vi è più nulla: il cancello è accessibile a chiunque e, di conseguenza, lo è tutta l’area su cui insiste, giova sempre ricordarlo, quel pericolo di crollo che fu alla base della chiusura improvvisa della scuola il 9 marzo 2019.
Le foto confermano quanto a sua volta aveva pubblicamente denunciato, in una interrogazione al sindaco dello scorso gennaio, il capogruppo della Lega Giovanni Di Leo: «Mi segnalano - scriveva Di Leo a Bottaro - che in questi mesi diventati anni, nei quali lei e i suoi collaboratori avrebbero dovuto mettere in sicurezza un importante presidio di legalità per un intero quartiere, sta invece accadendo che il suddetto plesso scolastico sia depredato all’occorrenza ora di una porta, ora di una finestra a seconda di quello che serve a qualche malfattore. Fossi in lei - proseguiva Di Leo -, non dormirei la notte al pensiero di fare vigilare detta a scuola e farla urgentemente rimettere a nuovo. Ma invece lei si occupa di progetti faraonici che andranno solo a peggiorare la vita della città».
Di Leo chiedeva un intervento urgente, nonché l’autorizzazione a svolgere un sopralluogo da parte della Quarta commissione consiliare, di cui è componente: ad oggi, quel sopralluogo non si è ancora effettuato.
In realtà, come è noto, quella scuola non sarà rimessa a nuovo, ma demolita e ricostruita. L’iter procede sì, ma a rilento. La nuova si svilupperà su poco più di 2.500 metri quadrati per ospitare 266, fra bambine e bambini di scuola dell’infanzia e primaria. Il costo dell’intervento è di poco inferiore ai 5 milioni, e precisamente 4.939.128 euro, interamente finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Allo stato è in pubblicazione il bando di concorso di progettazione del nuovo plesso, in due gradi.
Trani ha ottenuto il finanziamento per la nuova Papa Giovanni, rientrando tra i 212 progetti, innovativi e sostenibili, finanziati con le risorse del Pnrr. Tutta la documentazione del concorso è già pubblica sul sito del Ministero dell’istruzione e sulla piattaforma concorsi del Consiglio dell’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
La progettazione è in capo al Ministero, «e questo sollecita architetti, ingegneri e tecnici su ampia scala a impegnarsi in questa grande opera di ripensamento delle strutture scolastiche - aveva detto l’assessore dimissionario all’edilizia scolastica Francesca Zitoli - e, quindi, anche di miglioramento della qualità degli apprendimenti. Se in particolare pensiamo alla scuola primaria Papa Giovanni XXIII, siamo certi del fatto che questa occasione rappresenti la chiave di volta per il miglioramento della qualità di vita di un quartiere che merita di avere i migliori servizi e infrastrutture in grado di prevenire e contrastare le povertà socio-educative, ma anche di integrarsi con le altre realtà presenti».
La candidatura approvata dal Governo per Trani è stata l’unica in tutta la Bat. Chiusa da oltre tre anni per pericolo di crollo, l’attività scolastica sta andando avanti nel nuovo plesso di via Grecia, per quanto riguarda la scuola materna, ed in quello privato di via Stendardi per quanto concerne la primaria.