Degrado
Bisceglie, il «Parco dei dinosauri» in stato di abbandono
Le orme dei mastodontici rettili sono finite nel mirino dei vandali
BISCEGLIE - I mastodontici dinosauri, o ciò che resta di loro dopo migliaia di anni, riposano in pace, in un’enorme cava in disuso sul confine tra Bisceglie e Trani. Dopo il clamore per la scoperta scientifica e storica di un sito in cui vissero sono stati dimenticati e non più considerati come ulteriore opportunità di promozione turistica. Le loro evidenti tracce (soprattutto orme di diverse specie) furono rinvenute nell’estate del 1996 dall’ing. Alfredo Logoluso, appassionato di archeologia ed autore di numerose segnalazioni di insediamenti archeologici.
La scoperta di questo parco “Jurassico”, per dirla come il regista Steven Spielberg, ha cambiato lo stato della preistoria della Puglia e non solo. Numerosi furono gli studiosi e gli scienziati, compresi gli ispettori della Soprintendenza Archeologica, che si catapultarono nella suddetta grande cava di proprietà privata e che pubblicarono trattati ed interventi dettagliati sulle varie teorie. Da parte sua l’Amministrazione comunale, per soddisfare la curiosità dei visitatori, decise di sottoscrivere un accordo con l’azienda marmifera. In sostanza furono prelevati una decina di blocchi di pietra che mostravano le tracce più evidenti dei dinosauri dimoranti nella zona in questione, e collocati nelle aiuole del parco comunale di Sant’Andrea.
Nacque così, con poche risorse finanziarie, il “Parco dei dinosauri”, con ingresso gratuito. Furono persino installati alcuni cartelli con utili ed interessanti informazioni circa le specie e la vita dei dinosauri. Dopodichè la storia si è spenta e il parco giace nel totale abbandono. Nel frattempo un altro inghippo burocratico ha tenuto chiuse per due lustri le vicine ed altrettanto importanti grotte di Santa Croce, finalmente riaperte dall’inizio di aprile. Ma economia locale e turismo hanno pagato un prezzo non sottovalutabile. Peraltro. Nel quartiere di Sant’Andrea gli atti vandalici (nonostante le telecamere di sorveglianza attive), hanno accelerato il degrado, nonostante la coraggiosa convenzione stipulata da un imprenditore che contribuisce a tenerlo aperto.
Le orme dei dinosauri andrebbero manutenute così come i cartelli ormai illeggibili. Così come andrebbero riallacciati i contatti con gli scienziati.