La testimonianza

«La vita in Ucraina è diventata un inferno»

Giuseppe Dimiccoli

Il racconto di un «bimbo di Chernobyl» vissuto per anni a Barletta. A Kiev manca tutto «persino il latte in polvere per il mio bimbo di 10 giorni»

Barletta - «Non avrei mai immaginato, con la mia famiglia, di dover vivere in questo stato di paura ed angoscia per una situazione che francamente non riusciamo a comprendere. Mi piangeva il cuore quando ho capito che anche il latte per i neonati è difficile da acquistare. Per fortuna abbiamo fatto una scorta, ma non potrà essere infinita. La nostra nazione dell'Ucraina sta vivendo un momento di paura e di terrore per questa aggressione che stiamo subendo dai russi. Sinceramente non pensavo che saremmo arrivati a questo. Ma ora è così».


È rotta dall'emozione e dalla paura la voce di Yuriy, nome di fantasia, che dall'età di otto anni è arrivato in Puglia grazie ai progetti di accoglienza  legati al disastro nucleare di Chernobyl. Ora Yuriy è  adulto e da qualche giorno è diventato papà. Non ha mai dimenticato la sua «famiglia barlettana» con la quale continua ad avere rapporti. Ma da ieri è tutto cambiato. Ora i rapporti viaggiano lungo il sentiero della paura.


«Purtroppo i rumori delle esplosioni sono già entrati nel nostro cuore e la cosa che più mi intristisce e che mio figlio di dieci giorni debba confrontarsi con questa umanità. Con mia moglie e i miei parenti ci facciamo forza a vicenda ma tutto è estremamente complicato. So bene di poter far affidamento sul gran cuore dei miei tanti amici che ho a Barletta ed in Puglia. Stateci vicini e cercate di mantenere la pace. È la cosa più importante del mondo», ha proseguito.


«La nostra vita è stata stravolta totalmente da questo attacco e con tutta la famiglia e il mio bambino abbiamo lasciato la nostra casa di Kiev e siamo andati a stabilirci in campagna, nella zona del villaggio Horenka, Oblast di Kiev. Arrivare in questo posto è stato difficilissimo a causa del traffico delle auto che tentavano di lasciare la  capitale - ha concluso -. Ci sembra di vivere un incubo pazzesco se pensate che è anche impossibile poter prendere i nostri soldi al bancomat. Non ho dubbi che dalla amata Puglia arriverà la vostra vicinanza e il vostro pensiero. Al momento non riusciamo a capire quello che potrebbe accadere e tutti stiamo pregando affinchè possa terminare immediatamente questa guerra che ci fa piangere. Non dimenticateci e sappiate che abbiamo bisogno di voi. In tutto e per tutto».

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