Il caso

Barletta, polivalente da abbattere? Chissà. Anzi forse no

Rino Daloiso

Sit-in inscenato ieri mattina da docenti e studenti del Garrone davanti alla Prefettura per ricordare per il diritto allo studio non si può rubricare tra le «varie ed eventuali» della politica

BARLETTA - All’indomani della riunione celebrata in Prefettura lo scorso 1° luglio, si ipotizzava una «soluzione definitiva» già per l’incontro in programma alle ore 11 di martedì 14 luglio.

Ma l’appuntamento in programma quel giorno, sempre in Prefettura, è poi slittato a ieri mattina «per approfondimenti tecnici» richiesti dal presidente della Provincia, Bernardo Lodispoto. Stesso luogo, stessa ora, ma la «soluzione definitiva» ai problemi e ai disagi posti dallo stato di inagibilità del Polivalente scolastico (4 istituti superiori ospitati per 79 aule e 1.800 studenti) di via Madonna della Croce non si è materializzata neppure ieri. Andrà meglio per la nuova riunione programmata alle 16 di giovedì 30 luglio? Chissà. Certo è che nel giro di un mese la prospettiva di una accettabile ripresa delle lezioni per giovedì 24 settembre sembra essersi fatta ancora più incerta e indefinita.

LA SITUAZIONE - Anzi! La situazione che sembrava acclarata all’indomani della riunione convocata in tutta fretta mercoledì 24 giugno, sempre in Prefettura, per prendere atto degli esiti dei controlli commissionati a inizio anno dalla Provincia di Barletta, Andria, Trani all’ing. Giacomo Alicino, ingegnere strutturista dello Studio Vitone di Bari, sta progressivamente virando in un’altra, opposta, direzione.

A fine giugno, l’ing. Alicino anticipò il contenuto della sua relazione (poi consegnata il 1° luglio), sottolineando le gravissime carenze strutturali riscontrate negli edifici. Una su tutte: calcestruzzo «depotenziato» di almeno il 30 per cento rispetto a quanto richiesto dalla normativa in vigore negli anni Novanta, epoca di realizzazione dell’opera. Di lì all’emanazione di una ordinanza di chiusura per inagibilità di aule e laboratori il passo fu breve (anzi, brevissimo). Tant’è che gli esami di maturità in corso in modalità antiCovid, furono spostati precipitosamente in altre scuole cittadine. Nella stessa riunione si intonò una sorta di «de profundis» per gli edifici scolastici costruiti non secoli fa, ma ...appena nel 1992. «Demolirli - fu detto - è più conveniente che ristrutturarli».

LA DIAGNOSI - Resa nota la ferale diagnosi, ebbe inizio una sorta di corsa contro il tempo. Il 24 settembre, giorno del suono della prima campanella, era (ed è) praticamente domani. Tra ferie in corso e accorgimenti antiCoronavirus da mettere in campo nelle aule, si trattava di prodursi in uno sprint efficace, quasi come quello di Pietro Mennea a Città del Messico per il record mondiale sui 200 metri e poi a Mosca per la conquista dell’oro olimpico.
E, invece, più che a una gara di velocità, stiamo assistendo a una sorta di maratona, peraltro dal percorso incerto e dai tempi aleatori.

PASSO INDIETRO - Facciamo un passo indietro. Intanto, il pomeriggio di venerdì 10 luglio, accompagnato dal sindaco Cosimo Cannito, dal presidente della Provincia, Bernardo Lodispoto, e dal consigliere regionale Filippo Carcciolo, nonché da alcuni tecnici della Protezione civile, il governatore Michele Emiliano compie una visita al Polivalente. Osserva, si fa spiegare e dice: «Dalla relazione presentata alla Provincia emergeva qualche profilo di preoccupazione da parte di chi aveva esaminato i pilastri, ora questa situazione deve essere esaminata con attenzione e bisogna valutare se questi enormi plessi scolastici, come qualcuno aveva detto inizialmente, vanno abbandonati e demoliti oppure se c’è,la possibilità di intervenire per salvaguardare questo patrimonio pubblico nella sicurezza più assoluta per tutti».

SECONDO INCARICO - Qualche giorno prima il presidente della Provincia, Lodispoto, aveva detto di aver affidato un secondo incarico di verifica della staticità del Polivalente. L’incarico (non si ha notizia di cominicazioni ufficiali) dovrebbe essere stato affidato alla Asset. L’acronimo sta per Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio. L’Agenzia, diretta dall’ing. Raffaele Sannicandro, ha sostituito dal gennaio 2018 Agenzia regionale per la mobilità della regione puglia (Arem). Come si legge sulla home page del sito, «è un organismo tecnico operativo a supporto della Regione per la definizione e la gestione delle politiche per la mobilità, la qualità urbana, le opere pubbliche, l'ecologia e il paesaggio, per la prevenzione e la salvaguardia del territorio e del rischio idrogeologico e sismico. È la nuova agenzia Regionale dedicata, come engineering pubblica, alla pianificazione strategica, alla programmazione integrata, alla progettazione e attuazione di opere pubbliche».

L’ATTESA - In attesa che l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio faccia conoscere il suo responso, nella riunione di ieri mattina in Prefettura sono stati esaminati alcuni scenari possibili. Il più ottimistico prevede il «contrordine» su inagibilità e abbattimento degli edifici scolastici, l’affidamento in tempi rapidissimi dei lavori di ristrutturazione (con quali risorse?) e la ripresa delle lezioni nelle 79 aule di via Madonna della Croce già il 24 settembre, come se si fosse trattato di un brutto sogno (meglio: incubo). Le ipotesi «subordinate» prevederebbero il ricorso a moduli abitativi forniti dalla Protezione civile e il ricorso alle aule degli istituti scolastici «Manzoni» e «Mons. Dimiccoli» con eventuale «effettoa catena» di doppi turni tutto da valutare.

Come andrà? Se si giocasse ancora al vecchio Totocalcio, la partita sarebbe «da tripla». Per quanto si è visto in quest’ultimo mese, la storia ha tutta l’aria di avere i presupposti di una «telenovela» senza fine, condita da numerosi disagi e recriminazioni assortite. E con annesse manifestazioni (come il sit-in inscenato ieri mattina da docenti e studenti del Garrone davanti alla Prefettura) per ricordare per il diritto allo studio non si può rubricare tra le «varie ed eventuali» della politica.

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