Il caso

Barletta, addio ad Emilia Lacerenza mamma gentile e coraggiosa

Giuseppe Dimiccoli

È morta a 33 anni per un male incurabile. La comunità si era mobilitata al suo fianco

BARLETTA - Un dolore per tutti. Una partecipazione sincera e collettiva quella dedicata alla giovane mamma barlettana Emilia Lacerenza deceduta l’altro giorno a causa di una grave malattia.
La donna era affetta da sarcoma triplo negativo al seno con metastasi, un male aggressivo e rarissimo.
Si era sottoposta ad intervento e varie cure ma non è stato sufficiente. Nulla era stato lasciato di intentato anche un consulto anche allo Sheba Medical Center di Tel Aviv, in Israele, dove si era sottoposta ad una cura sperimentale.

La piangono il marito Giuseppe e i piccoli figli Francesco e Giuseppe al pari di tutti i suoi familiari.
Il mondo del web si era mobilitato a seguito dell’appello lanciato dalla giovane donna con una raccolta fondi.

Anche il Barletta Calcio aveva organizzato una giornata «Pro-Barletta» devolvendo tutto l’incasso per la sua causa.

Emilia, donna coraggiosa, aveva scritto sul web: «L’emozione che sto provando nel vedere quanto la mia città è stata pronta a prendere a cuore il mio caso non mi permette neanche di dormire. È davvero indescrivibile, inimmaginabile tutto ciò. È da un anno che questa brutta bestia aggressiva e rara non mi molla. Non si arrende. Ma neanche io! E tutti voi non sapete quanta grinta mi state donando. Più preziosa delle donazioni economiche. Credetemi».

Lo scorso 14 marzo aveva fatto sapere che: «Negativo, negativo, negativo. Piccola ma grande felicità. Si può continuare con le sedute di chemioterapia. Dio questa volta ha ascoltato le mie preghiere. Mi raccomando, per il bene di tutti - scriveva Lacerenza - restate a casa».

Addirittura si era sottoposta anche a tampone perché aveva preso frequentato la chiesa della Santissima trinità a Barletta dopo che il parroco, don Cosimo Falconetti, era risultato positivo al Covid-19.

Tanti i commenti sul web. Di grande dolcezza quello di Claudia Mennea: «Pur non conoscendoti personalmente, eri però da mesi, nei pensieri, nelle preghiere e nella grande speranza condivisa di tutti noi, che tu, giovane donna e soprattutto madre, potessi sconfiggere un mostro impietoso ed inarrestabile. Un abbraccio Emilia Lacerenza e che la terra ti abbracci, come tutta Barletta sta facendo oggi e nei giorni a venire».

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