La retrocessione

Delusione Bisceglie, è in D: rigori fatali con la Lucchese

Mino Dell’Orco

Ai nerazzurri non basta il gol su autorete, una retrocessione amarissima

BISCEGLIE L’epilogo più beffardo in fondo ad una stagione decisamente travagliata. Il Bisceglie soccombe alla Lucchese nella lotteria dagli 11 metri e saluta dopo due stagioni il calcio professionistico, a meno di una non improbabile riammissione in C nel corso dell’estate. L’errore di Longo nella serie a oltranza dal dischetto vanifica l’obiettivo dei nerazzurri, protagonisti di una gara gagliarda grazie alla quale erano riusciti ad impattare il risultato dell’andata (1-0).

Incipit energico e risoluto dei nerazzurri, insidiosi per la prima volta al 7’ con Triarico, la cui inzuccata sul traversone dalla sinistra di Giron è tesa ma centrale. Al quarto d’ora Starita scambia in velocità con Triarico e s’incunea in area toscana, tuttavia la sua conclusione è smorzata dalla chiusura in angolo di Lombardo. A metà frazione il piazzato da oltre 20 metri di Triarico finisce alto sulla traversa. La pressione del Bisceglie è costante ed al 27’ la migliore chance capita sui piedi di Djoulou, tanto abile a spuntarla nel duello in velocità su De Vito quanto impreciso nello shoot al volo fuori misura solo dinanzi a Falcone.

Il piglio aggressivo caratterizza la condotta del Bisceglie anche in avvio di ripresa. Al 6’ la parabola su punizione di Triarico dai 20 metri sfiora il bersaglio grosso. L’appuntamento è rimandato di un solo minuto: la traiettoria velenosa del solito Triarico dalla bandierina trova la maldestra deviazione nella propria porta di Mauri. Il primo tiro in porta della Lucchese giunge dopo 70’ con Lombardo (respinge Vassallo), mentre dopo la mezz’ora Triarico esplode un sinistro in corsa che difetta nella mira. Il Bisceglie prova invano a trovare il raddoppio per evitare i supplementari. Nei due supplementari non accade nulla, quindi il verdetto è demandato ai rigori: il Bisceglie fallisce il match point con Starita, quindi Zanini trafigge Vassallo e Longo indirizza alle stelle condannando la squadra di Vanoli.

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