Visite domenicali

Trani, Villa Telesio riaperta dopo la bonifica

Nico Aurora

L'area è al centro di un progetto di valorizzazione del Comune

Villa Telesio ha regolarmente riaperto i battenti la domenica, ma, per farlo, è stato necessario un intervento di bonifica e messa in sicurezza pagato 11mila euro. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Gestione ambiente, di Trani, per rendere nuovamente ospitale il bene che l’amministrazione comunale ha rilevato recentemente da un privato, nell’ambito del Piano urbanistico esecutivo di quel comparto.
I nuovi orari di accesso sono dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.30 delle sole domeniche, con riferimento al solo giardino, anche perché, dopo il boom di visite iniziali, gli afflussi dei cittadini sono decisamente calati. A curare l’apertura del parco, l’associazione Trani soccorso. Nei giorni scorsi villa Telesio è stata aperta anche per una manifestazione legata ai Dialokids, sezione per bambini e ragazzi dei Dialoghi di Trani.
Peraltro, l’area è al centro di un progetto di valorizzazione da parte del Comune di Trani, finanziato con fondi regionali pari a 56mila euro, e che prevede anche la ristrutturazione della villa che fa parte dell’intero complesso, con annessa area verde. Obiettivo, tenerla aperta stabilmente per effetto di un avviso pubblico con cui affidare il bene in concessione.
La costruzione è di notevole pregio architettonico, destinata a casina di soggiorno nonché vani di servizio (stalle di sosta), il tutto risalente al XVIII – XIX sec. In particolare emerge la presenza della casina di soggiorno, probabilmente in passato adibita a Tea house, di proprietà della famiglia Antonacci il cui blasone si ritrova in un fregio apposto sul pregevole muro di recinzione, nonché del portale di accesso prospiciente l’attuale corso Don Luigi Sturzo.
L’impianto arboreo del giardino, della superficie di circa 6.600 mq, conserva specie di notevole importanza e valore. Il suo interno si presenta con diverse zone di difficile fruizione per la presenza della vegetazione che ha invaso in parte i percorsi, alcuni difficilmente individuabili a causa del crollo dei cordoli di delimitazione delle aiuole.
L’area può essere divisa, indicativamente , in tre zone: l’ingresso con alberi secolari di leccio (Quercus ilex) e cipresso (Cupressus sempervirens); l’area prospiciente il muro di cinta del lato ovest con frutteto e agrumeto; il giardino vero e proprio con vari alberi ed arbusti , molti dei quali di pregevole valore estetico ed ornamentale. Sono presenti, fra gli altri, alcuni arbusti di pittosporo (Pittosporum tobira), rampicanti (Bouganvillea) ed una decina di alberelli di melograno (Punica granatum) distribuiti lungo il muro di cinta del lato est.
Da rilievi effettuati il Giardino presenta un totale di circa 125 alberi , con 24 specie arboree, oltre gli alberi da frutto. In particolare sono presenti esemplari di terebinto (Pistacia terebinthus), di alaterno (Rhamnus alaternus), esemplari di leccio, cipressi e pino d’aleppo (Pinus halepensis), falso pepe (Schinus molle).

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