La proposta
Trani, in arrivo un passaggio pedonale alternativo per attraversare i binari
Il progetto a basso impatto ambientale sarà illustrato dall'ingegner Aldo Pinto il 16 agosto
TRANI - Un sistema di passaggio alternativo, da una parte all’altra della strada ferrata. Un transito esclusivamente pedonale, inserito nel paesaggio, a basso impatto ambientale e, soprattutto, dai costi limitati.
È quello che l’ing. Aldo Pinto presenterà giovedì prossimo, 16 agosto, alle 18, presso l’infopoint turistico di piazza Trieste, nell’ambito di un incontro dal titolo «Pensare, immaginare insieme il collegamento del quartiere stadio».
Si parlerà, dunque, dell’alternativa all’ultimo passaggio a livello da sopprimere, quello di via De Robertis, nell’ambito del laboratorio di idee per la città di Trani elaborato dall’associazione, Architauri, di cui lo stesso Pinto è presidente, con la collaborazione di Legambiente, Pro Loco Turenum, Anima terrae, Ciclomurgia, Co.labory, Il colore degli anni e Comitato bene comune.
«Quello di cui parleremo - spiega Pinto - è un nodo nevralgico per il collegamento del quartiere Stadio. Alla luce del progetto approvato, che è quello di un sottopasso pedonale e carrabile ad unica corsia di marcia, in uscita, verso via Palmiro Togliatti, proponiamo un’alternativa a forte vocazione paesaggistica, che permetta di creare un passaggio ciclo/pedonale sopraelevato, inserito all’ interno di un parco verde che si collega con l’esistente di Villa Bini e via Annibale M. di Francia, con discesa pedonale anche su via de Robertis».
Il 4 maggio 2012 il sindaco dell’epoca, Pinuccio Tarantini, poco prima di terminare il suo mandato, inaugurò la confinante Villa Bini. Al suo fianco c’era il geometra Rino Pinto, papà dell’ingegnere autore del progetto: sarà un caso, ma in quell’occasione Tarantini abbozzò in pubblico un progetto di sorvolo della rete ferroviaria molto simile a quello che il professionista presenterà giovedì prossimo.
«Questa proposta renderebbe - spiega l’ingegner Pinto -, quello che adesso è un problema, una piacevole soluzione, verde. Attraversare un parco, piuttosto che un sottopassaggio, aiuterebbe il collegamento del quartiere stadio con il resto della città, creando un punto di forza per il quartiere stesso, un parco verde che funga da passerella ciclopedonale e si viva anche oltre il semplice “passaggio“».
A detta del professionista, inoltre, «questa tipologia di intervento si potrebbe replicare in altre parti della città, per congiungere zone “tagliate” dai binari attraverso parchi verdi sopraelevati e degradanti verso lo quota stradale, con terrazzamenti a gradoni».
Quanto agli automobilisti, che da questo progetto di sentirebbero danneggiati, «mostreremo anche un’ ipotesi di collegamento carrabile utilizzando il ponte di via Istria, con discesa su via Verdi, con lo studio della relativa viabilità».
Il laboratorio di idee viene definito «aperto a tutti, soprattutto a chiunque proponga modifiche costruttive, per valutarne insieme la fattibilità. Le associazioni che partecipano al progetto ed al laboratorio di idee - conclude Pinto -, sono a vocazione ambientale e, pertanto, si cercherà sempre più di sviluppare progetti considerando l’inserimento del verde in città».