Basket
Brindisi può solo vincere: la salvezza appesa a un filo
La classifica e il calendario danno poche chance al team di Sakota, che ci crede e domenica tenterà il blitz a Reggio Emilia
BRINDISI - L’Happy Casa Brindisi si aggrappa alla matematica. Nonostante il convincente successo di domenica scorsa nello scontro diretto contro la Nutribullet Treviso di coach Frank Vitucci, resta sempre disperata la situazione in casa biancoazzurra. Al momento, a tenere ancora accese le speranze della formazione di coach Dragan Sakota è soltanto la matematica. Infatti, a quattro giornate dal termine della regular season del massimo campionato italiano di basket, Brindisi, ultima a quota 16 in compagnia di Pesaro, per poter festeggiare la salvezza dovrà vincere tre partite in più di Varese o Treviso, appaiate entrambe a quota 20, o provare a vincerle tutte e sperare che Scafati e Cremona (attualmente a 22 punti) non vincano più da qui alla fine.
Un quadro complesso che in ogni caso impone a Brindisi di provare a vincerle tutte sperando però in un passo falso delle dirette concorrenti. Esattamente il contrario di quanto è accaduto finora. Infatti, ogni qualvolta Brindisi ha vinto, hanno fatto altrettanto le dirette concorrenti. Domenica scorsa, ad esempio, il largo successo casalingo contro Treviso (93-75), al di là dei due punti e della soddisfazione per la grande prestazione disputata, di fatto non è servito a migliorare la classifica, considerati i successi di Pesaro (a Sassari) e di Varese (in casa contro Napoli). Con otto punti ancora in palio, Jamal Morris e compagni dovranno provare a conquistare il bottino pieno con la consapevolezza che alle dirette concorrenti servirà uno sforzo molto minore per conservare la categoria. Tradotto in termini pratici a Varese e Treviso basterà vincere due delle restanti quattro partite, mentre per Scafati e Cremona sarà sufficiente conquistare una sola vittoria. Questo discorso riguarda evidentemente soltanto il confronto con Brindisi, considerato che, avendo i biancoazzurri una peggiore differenza canestri nei confronti di tutte le dirette concorrenti, per l’Happy Casa il cammino che porta alla salvezza è maledettamente difficile ed estremamente complicato. Anche perché nelle ultime quattro giornate il calendario di certo non darà una mano alla formazione del presidente Fernando Marino che non solo giocherà tre volte in trasferta ed una sola volta al PalaPentassuglia, ma affronterà quattro avversarie in piena lotta playoff che, da qui alla fine, non possono concedersi, esattamente come Brindisi, passi falsi per provare a conquistare la migliore posizione possibile nel barrage finale che assegnerà lo scudetto.
Si comincerà domenica prossima a Reggio Emilia, formazione a quota 28 punti, quinta forza del campionato, intenta a difendere la sua posizione di classifica e al tempo stesso ad evitare incresciosi passi falsi che potrebbero compromettere la loro corsa verso i playoff; stesso discorso la settimana successiva quando la Happy Casa sarà di scena a Pistoia, la rivelazione del campionato che, come Reggio Emilia, viaggia sull’entusiasmo dei suoi 28 punti in classifica e del nuovo corso americano (i nuovi soci di maggioranza infatti appartengono ad un fondo d’oltre oceano capeggiato dall’ex idolo Ron Rowan). Poi si giocherà al PalaPentassuglia dove sarà di scena la Reyer Venezia, in corsa per uno dei primi quattro posti in graduatoria e si chiuderà il 5 maggio in casa dell’attuale capolista Germani Brescia. Un’impresa al limite del possibile, almeno finché resterà il conforto della matematica.