La notizia

Caldo africano: in Basilicata chiesta ordinanza anche per gli edili

Antonella Inciso

Dopo lo stop al lavoro nelle ore più calde disposto dalla Regione per gli addetti al settore agricolo, sono i sindacati ad intervenire

Un provvedimento urgente per evitare che nei cantieri si continui a lavorare nonostante le altissime temperature. Dopo lo stop al lavoro nelle ore più calde disposto dalla Regione per gli addetti al settore agricolo, sono i sindacati ad intervenire per chiedere che una decisione analoga venga presa anche per gli operatori dell’edilizia. «Mentre alcune regioni come la Liguria hanno già adottato i provvedimenti necessari per contrastare il disagio bioclimatico dei lavoratori edili, dovuto alle forti ondate di calore, nonostante il nostro appello dello scorso 11 giugno siamo ancora in attesa che la Regione Basilicata, sulla scorta di quanto già emanato per il comparto agricolo nei giorni scorsi, disponga analoga ordinanza per garantire la salute e la tutela dei lavoratori esposti al rischio delle alte temperature nel settore edile», afferma il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Angelo Casorelli, invocando l’adozione di misure urgenti per proteggere i lavoratori più esposti e ricordando che già negli anni scorsi “si sono purtroppo verificati numerosi casi di malori nei cantieri ed un aumento degli incidenti”. Una condizione che ha spinto per la richiesta alla Regione “come già fatto lo scorso anno” di adottare immediatamente l’ordinanza che vieta il lavoro in edilizia durante le ore più calde, in particolare quando la temperatura supera i 35 gradi. “Una misura che aveva avuto validità fino al 31 agosto per salvaguardare i lavoratori da possibili colpi di calore e stress termici” aggiunge ancora l’esponente della Filca Cisl che ha chiesto “di adottare misure strutturali sul lungo periodo”. Oltre a nuove indicazioni sul rispetto dei tempi di esecuzione dei contratti. «Rimarchiamo ancora una volta che vanno adeguatamente considerati, in caso di interruzione dei cantieri per il caldo eccessivo, gli aspetti del rispetto dei tempi legali di esecuzione dei contratti, prevedendo, secondo i termini di legge, una proroga della scadenza contrattuale nel settore dei lavori pubblici e privati, seguendo, ovviamente, quanto contemplato nel Codice degli appalti” evidenzia il segretario regionale della Filca Cisl che si sofferma anche sui dispositivi da utilizzare. “Va inoltre incentivato l’utilizzo su nuovi dispositivi di protezione conformi alle alte temperature che devono necessariamente rientrare tra i costi sulla sicurezza” conclude Casorelli, in attesa di una ordinanza che possa tutelare gli edili dal lavoro nelle ore bollenti.

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