mercato immobiliare
Basilicata e crisi del mattone: calo del 10% delle compravendite
Fiaip: l’aumento dei tassi d’interesse pesa sull’acquisto di nuove case. Il 2023, anche in Basilicata, è stato un anno difficile anche per chi cerca casa
POTENZA - Il 2023 è stato un anno difficile anche per chi cerca casa. In Basilicata, come in gran parte d’Italia, il mercato immobiliare ha dovuto fare i conti con molte criticità. «La Basilicata, stando ai dati rilevati dall’Agenzia delle Entrate, nei primi nove mesi del 2023, ha registrato una fase di decremento del numero delle compravendite rispetto allo stesso periodo del 2022 con una diminuzione di transazioni del 10% circa, con 2.969 vendite residenziali nell’intera regione - spiega Giacomo Mazzilli, presidente regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) - dati che purtroppo vanificano le ottime performance del 2022, dove si erano registrati buoni incrementi sulle vendite, con Matera che aveva fatto registrare un aumento del 15,5% rispetto al 2021 e Potenza addirittura un aumento del 31,5% sullo stesso periodo. Le dinamiche legate alle guerre, l’aumento del costo della vita e soprattutto l’aumento dei tassi d’interesse sui mutui hanno pesato sulla richiesta d’acquisto di nuove case».
Questi i numeri del 2023 nei due capoluoghi lucani. «La città di Potenza registra 357 compravendite – prosegue Mazzilli - con una diminuzione percentuale sullo stesso periodo rispetto all’anno precedente del 24,6%, mentre la città di Matera, con 422 compravendite, registra una diminuzione percentuale sull’anno precedente del 22,8%. Nei comuni della provincia di Potenza la diminuzione nei primi nove mesi del 2023 è più contenuta ed è pari al 11,5% con 1322 compravendite. Unica eccezione la provincia di Matera che fa registrare un incremento, seppur contenuto ma in controtendenza con i dati regionali, pari al 4,6% con 868 compravendite».
A Potenza la contrazione del mercato immobiliare ha aperto però altri spazi. «In risposta ai dati elencati abbiamo un incremento di compravendite a scopo di investimento. L’inflazione spinge ad investire nel mattone. Calano le compravendite residenziali, ma non gli acquisti di immobili per investimento, finalizzati a una rendita da locazione. In particolare il centro della città di Potenza ha avuto un aumento della richiesta degli affitti per studenti e lavoratori. Potenza inizia ad essere una città dove fermarsi per poter raggiungere i luoghi vicini attrattivi per il turismo».
Cosa si prevede per il 2024? «Dopo questi primi mesi – conclude Giacomo Mazzilli -, il 2024 sembra però un anno in grado di dare una nuova spinta al mercato immobiliare cittadino e regionale. Il nuovo anno è iniziato in attesa della diminuzione del tasso dei mutui e dell’inflazione. Si spera in un aumento del numero delle compravendite. Le quotazioni sono stabili, le locazioni in crescita in maniera contenuta. Dalla prossima estate ci aspettiamo una ripresa legata alla diminuzione dei tassi da parte della Banca centrale europea».