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Basilicata, al concorso per docenti in corsa 3.755 candidati
I posti da assegnare in tutto sono 229 tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado e la fascia per il sostegno
Il concorso docenti è ormai alle porte. Saranno in tutto 3755 i candidati che hanno presentato domanda in Basilicata. Di questi 1.104 (633 per la primaria e 471 per l’infanzia) concorreranno rispettivamente per 31 posti per la primaria e 8 per l’infanzia. Saranno invece 2350 i candidati per la scuola secondaria di primo e secondo grado: 612 concorreranno per 47 posti nella scuola secondaria di primo grado, mentre saranno 1738 per la scuola secondaria di secondo grado per 129 posti disponibili suddivisi per classe di concorso. A questi numeri si aggiungono i 301 candidati per i 14 posti per il sostegno (11 nella scuola di primo grado e 3 nella scuola di seconda grado). Per un totale di 190 posti. La prova scritta si terrà a marzo, l’11 e il 12 per la scuola dell’infanzia e la primaria, poi si proseguirà con la secondaria di primo e secondo grado dal 13 marzo al 19. Cinque giorni di prove, in cui i candidati si dovranno confrontare con una prova strutturata secondo una nuova modalità, che prevede 50 quesiti a risposta multipla di contenuto non disciplinare: nello specifico, 10 quesiti di contenuto pedagogico, 15 di contenuto psicopedagogico, 15 di contenuto metodologico-didattico, 5 sulla conoscenza della lingua inglese e 5 sull’uso didattico delle tecnologie digitali.
Chi supererà la prova scritta (punteggio di almeno 70 su 100 punti) potrà accedere alla prova orale specifica materia che comprende anche una lezione simulata. La prova si terrà negli istituti scolastici lucani scelti in base ai requisiti richiesti dal Ministero dell’istruzione e del merito. Una decisione che nei giorni scorsi ha portato alcuni dirigenti scolastici a chiedere spiegazioni circa la modalità di selezione delle scuole che nelle giornate di prova dovranno restare chiuse, creando alcuni disagi. «La scelta della sede si basa sulle caratteristiche tecniche degli istituti- spiega il segretario provinciale Snals- Confsal Lucia Fiore- quindi in base alle attrezzature, alle aule e alla presenza di tecnici necessari per prove di questo tipo». Anche molti candidati hanno espresso alcune perplessità sull’assegnazione della sede del concorso, poiché costretti a spostarsi in un altro Comune per sostenere la prova. «I concorsi sono regionali- sottolinea Fiore- e la prova scritta è la stessa per tutti i candidati.
Per questo il Ministero ha dato la possibilità di svolgere la prova nella propria Regione anche se questa, a seconda delle materie di concorso, è aggregata ad altre. Tuttavia c’è la possibilità di deroga per i partecipanti ad esempio con gravidanza a rischio o difficoltà motorie, o altre problematiche che vengono tenute in considerazione in fase di assegnazione dell’istituto». Piccole criticità a parte, «questo concorso è una carta importante che devono giocarsi i precari e coloro che sono in possesso dei vecchi requisiti che potranno concorrere anche nel concorso ordinario in programma il prossimo autunno - afferma- Senza dubbio è un concorso importantissimo in Italia, che viene fatto con una nuova procedura, con formule snelle che rispetto al passato permettono di ridurre i tempi».
Quest’anno inoltre è in arrivo anche il concorso per gli insegnanti di religione, a vent’anni dall’ultimo. I posti disponibili riguarderanno sia la scuola dell’infanzia e primaria che la scuola secondaria di primo e secondo grado. L’annuncio segue la firma di un accordo tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero dell’istruzione e prevede due nuovi bandi che metteranno a disposizione un totale di 6428 posti per laureati su scala nazionale.