il provvedimento

Il governatore Bardi: «Dopo il bonus gas per la Basilicata arriva il bonus acqua»

Per l’abbattimento del costo della bolletta dell’acqua «saranno realizzati tre impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, a favore di Acquedotto Lucano»

POTENZA - «Dopo il bonus gas», la Giunta regionale della Basilicata, «grazie alle compensazioni ambientali derivanti dagli accordi con le compagnie petrolifere», ha adottato provvedimenti per abbattere anche la bolletta dell’acqua. Lo ha detto stamani, a Potenza, il presidente della Regione, Vito Bardi (Forza Italia) illustrando i dettagli di una decisione che riguarderà circa 70mila famiglie con l’Isee inferiore a 30 mila euro. «Questo è un altro segnale per le famiglie lucane, che arriva in un momento energetico così difficile per l’intero Paese».

Per l’abbattimento del costo della bolletta dell’acqua «saranno realizzati tre impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, a favore di Acquedotto Lucano che risparmierà i costi che consentiranno ai lucani di non pagare l’acqua» ha spiegato Bardi con tutti i componenti della giunta regionale.
I tre impianti, che Eni realizzerà ad Aliano (Matera), Irsina (Matera) e Lavello (Potenza) in sei anni, «utilizzando manovalanza del posto», prevedranno un costo di 55 milioni di euro, derivati dalle compensazioni «no oil» della Regione Basilicata. Nei primi due anni è prevista una «fase ponte» nella quale il costo dell’energia prodotta a favore di Al sarà ridotto e dal 2031 gli impianti diventeranno di proprietà dell’ente regionale. «Sul territorio - ha spiegato Bardi - vi sarà la decarbonizzazione dei consumi del settore idrico e l'efficientamento energetico della gestione delle risorse idriche. Più che di un bonus - ha concluso - si tratta di un vero e proprio abbattimento dei costi del quale beneficeranno 70 mila famiglie lucane, che hanno in Isee inferiore ai 30 mila euro».

«Il provvedimento - ha aggiunto l’amministratore unico di Al, Alfonso Andretta - consentirà innanzitutto di risolvere il problema del nostro approvvigionamento energetico, cresciuto negli ultimi anni in maniera considerevole. Avere un prezzo fisso e basso dell’energia ci consentirà di diminuire i costi dell’ente e il risparmio andrà a beneficio degli utenti».

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