Politica
Regionali, la Basilicata ritorna contendibile
In un sondaggio di Winpool, Pd primo partito seguito da Fdi e M5S
POTENZA - «Il risultato riconosce l’impegno, il sacrificio ed il lavoro sul territorio fatto in questi anni. Io sono a disposizione nell’interesse della Basilicata». Pietro Marrese, presidente della Provincia di Matera ed esponente di spicco dei dem, commenta così l’ultimo sondaggio realizzato da Winpool sull’orientamento dei lucani rispetto alle regionali 2024 che lo ha indicato come «vincitore» in una rosa di nomi di possibili candidati governatori per il centrosinistra.
Al di là dei nomi, però, il sondaggio, pubblicato anche sul sito della presidenza del Consiglio, ha rianimato il dibattito politico in Basilicata. A quattro mesi dalla scadenza naturale del mandato del Consiglio regionale, con le coalizione ancora lontane dall’ufficializzazione dei candidati presidenti, i dati, in particolare sui singoli partiti, hanno riacceso la discussione. Come nel caso del Partito democratico che - con il suo 20,6 per cento secondo la rilevazione - risulta il primo partito in Basilicata.
«Stiamo lavorando per ottenere i risultati soprattutto se li paragoniamo alle scorse regionali - precisa il segretario regionale dem Giovanni Lettieri - Stiamo lavorando alla costituzione di un capo largo anche con i movimenti civici. L’indicazione di Marrese non può che farci piacere. Nel campione dato nelle condizioni date non può che farci piacere per il profilo che ha». Ed ad esprimere soddisfazione è anche l’ex parlamentare Vincenzo Taddei, commissario provinciale di Forza Italia. Gli azzurri, infatti, con il loro dieci per cento sono al quarto posto nella classifica delle preferenze per lista ed il secondo partito della coalizione di centrodestra. Un risultato che potrebbe favorire l’ufficializzazione della ricandidatura dell’attuale governatore l’azzurro Vito Bardi, fortemente spinto dal vice premier Antonio Tajani e dalla ministra Maria Elisabetta Alberti Casellati. «È un dato molto positivo. Siamo soddisfatti e ci stimola a fare sempre di più in previsione dei prossimi ed importanti appuntamenti elettorali del 2024 - spiega Taddei - Forza Italia si candida, soprattutto in Basilicata, terra di antica tradizione moderata, ad essere sempre di più, il punto di riferimento di tutti coloro i quali si riconoscono nei valori liberali, riformisti, cristiani e popolari. Vuol dire che siamo sulla buona strada».
E se Forza Italia plaude al risultato ottenuto nella rilevazione a parlare di «sondaggio senza credibilità» è la Lega che ottiene il 5,5 e arriva dopo Forza Italia, il Movimento cinque stelle e Italia Viva (al 5,6 per cento).
«È un sondaggio che ha una credibilità pari allo zero non solo per il risultato che viene dato alla Lega - evidenzia il già senatore Pasquale Pepe, commissario regionale del partito - La Lega partirà dal dato delle politiche per raggiungere la doppia cifre alle elezioni regionali. Stiamo lavorando sulle liste di Matera e Potenza che sono già ben strutturate. È un sondaggio farlocco se considero il dato del Pd sovrastimato, il dato del Psi sovrastimato, il dato di Azione sottostimato. Ci sono sbalzi in eccesso e in difetto che non sono credibili. Tra i partiti in eccesso Pd e Psi mentre Fratelli d’Italia, Lega ed Azione sono clamorosamente pesati al ribasso». Intanto, a parte il sondaggio, il partito di Salvini si prepara al grande evento che si terrà a Potenza venerdì, con l’arrivo di tre big: il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli ed i capigruppo alla Camera ed al Senato, Roberto Molinari e Massimiliano Romeo.
Sempre sul fronte del centrodestra il sondaggio segna il 16,7 per cento ottenuto da Fratelli d’Italia. Un dato che lo proietta come il secondo partito per preferenza di lista. «Ci aspettiamo di essere ora tra il 19 ed il 21 per cento. Senza voler essere eccessivamente ottimisti potrebbe andare bene anche la soglia del 19 ma stiamo lavorando per raggiungere le stesse percentuali dei sondaggi nazionali che ci danno a circa il 29 per cento - spiega il segretario provinciale del Potentino, Giuseppe Giuzio - Stiamo lavorando moltissimo sul territorio con le aperture delle sedi. L’ultima è stata aperta ad Acerenza e la prossima sarà aperta a San Fele. Il tesseramento è andato molto bene ed abbiamo triplicato il numero dei tesserati, oltre ad aver aumentato il numero degli amministratori che hanno aderito al nostro partito, gli ultimi a Melfi. Insomma, stiamo lavorando per essere anche in Basilicata il partito di maggioranza relativa».
Squillano a vuoto, invece, i telefoni dei vertici regionali del Movimento cinquestelle che nella rilevazione da soli raggiungono l’11’3 per cento mentre in coalizione scendono al 7,9 per cento.
Questo mentre ad auspicare di poter fare di meglio è il presidente dei Verdi di Basilicata, Giovanni Mussuto, il cui partito nel sondaggio ha raggiunto il 3,5 per cento, superato da Azione (al 3,9 per cento) e dal Psi (al 4,8 per cento). «È sotto il risultato preso alle politiche e speriamo di fare meglio atteso che non è contemplato il dato di Sinistra italiana che confluisce in una unica forza politica chiamata alleanza Verdi e Sinistra - sostiene Mussuto - il che fa ben sperare. Con il 3,5 nostro e l’1’6 loro pensiamo di superare ampiamente il 4 per cento. Ci fa ben sperare - come obiettivo della coalizione di centrosinistra - di poter sconfiggere l’unico vero avversario che è il centrodestra».