sicurezza
Basilicata, incidenti stradali: c’è il colpevole
Il 70% dei sinistri ha una matrice legata all’assunzione di alcol e droga
POTENZA - Il 70% per cento degli incidenti mortali verificati in Basilicata ha una «matrice» legata all’assunzione di alcol o droga. E c’è una particolarità in più che riguarda il territorio lucano: chi studia il fenomeno degli incidenti stradali e i suoi tassi di mortalità paragona la Basilicata a ciò che sta accadendo in Lombardia. Insomma, la probabilità di perdere la vita sulle nostre strade è considerata pari a quella che si registra sulla rete viaria lombarda, dove il volume di traffico è infinitamente superiore rispetto.
Dal 2020 al 2022 la maggior parte degli incidenti ha per protagonisti giovani tra i 18 e i 25 anni. E l’origine sta quasi sempre nel consumo di alcol: «Quando chiediamo degli accertamenti in ospedale in seguito ad incidenti stradali - confermano alla Polstrada - i ragazzi risultano più spesso positivi all’alcol che alla droga». Come convincere i giovani a non alzare il gomito? Servono pene più severe? Occorre intensificare l’informazione? C’è un dato psicologico che emerge negli incontri di sensibilizzazione che la Polizia stradale tiene con i ragazzi: l’auto diviene spesso uno strumento di sfogo delle frustrazioni. E basta mettersi in macchina per capirlo. Anche solo per farsi notare, i ragazzi spingono sull’acceleratore, danno dimostrazione delle proprie capacità di guida, quasi fosse l’affermazione di sé, della propria personalità.
Tante, troppe giovani vite spezzate da un bicchiere di troppo che si è tradotto in sangue sulle strade. E molto spesso si tratta di vittime minorenni. La diffusione dell’alcol è un fenomeno che, in Basilicata, ha il volto di ragazzini di tredici, quindici anni. Lo dicono le ultime statistiche: una recente indagine, che ha coinvolto 3 mila ragazzi tra i 15 e i 25 anni, dice che 32% degli intervistati afferma di bere «per provare il piacere dell’ebbrezza» e di aver cominciato già a a 10 anni. Secondo l’Istat, nel 2007, è stato del 35% la percentuale di persone (dai 10 anni in su) che in Basilicata ha consumato quotidianamente almeno una bevanda alcolica. In Italia, la percentuale media si attesta intorno al 29,3%, per scendere nel Sud al 28,2%.
La Basilicata (anche l'Emilia Romagna ha la stessa percentuale), si pone tra le regioni italiane dove il consumo giornaliero è tra i più alti, dopo le Marche al 38,7%, la Toscana al 35,2%, l'Umbria al 33,6%, la Puglia al 33,4% e la Val d'Aosta al 33,2%.
È vero, la rete viaria in Basilicata non è delle migliori (per usare un eufemismo) ma attribuire tutta la responsabilità degli incidenti alle strade malandate è semplicistico. Se alla guida c’è chi ha riflessi annebbiati da alcol o droga anche una piccola buca diventa una voragine.
Partendo da questa riflessione occorre intervenire sull’informazione, sulla sensibilizzazione. Si muove proprio lungo questa direzione il progetto «Nuova Str.a.d.a.», finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento per le politiche antidroga). A Potenza, su iniziativa dell’amministrazione comunale, è in programma domani l’evento conclusivo di una campagna di comunicazione finalizzata proprio a fare luce sul fenomeno degli incidenti legati al consumo di droga e alcol. L’appuntamento è alle 9 nel centro sociale di Malvaccaro, a Potenza. Sarà fatta un’analisi dei risultati ottenuti dalla campagna di sensibilizzazione che si concluderà il 7 novembre e che, nel complesso, coinvolge 832 studenti per un totale di 42 classi.
Gli incontri condotti da psicologi, psicoterapeuti e consulenti sono stati strutturati partendo dal racconto di una ragazza che ha perso una propria amica a causa di un incidente stradale.
Il progetto ha previsto anche incontri nei luoghi della «movida» cittadina, frequentati dai più giovani, da via Pretoria a parco Baden Powell, da piazza Don Bosco a piazza della Costituzione italiana.