Tempo libero
Waterland Skybike, in bicicletta verso il cielo: nuova adrenalina made in Basilicata
Nasce Waterland Skybike, esperienza turistica nel cuore del Pollino a Viggianello
POTENZA - La Basilicata ha un'anima solida e con i piedi ben piantati in terra. Ma non quando si tratta di vacanze. Ai turisti vuole regalare emozioni, velocità, altezze, strutture sospese nel vuoto. Teleferiche, ponti sospesi, bracci oscillanti, slittovie e chi più ne ha più ne metta. L'ultimo degli attrattori adrenalinici in gestazione si chiama Waterland Skybike. Come dice il suo nome ha a che fare con il ciclo dell'acqua ma svetterà a grandi altezze. Una bicicletta sospesa sulle bellezze del Pollino ed in particolare del comune di Viggianello.
L'opera, del costo di poco meno di 2 milioni di euro, finanziata grazie al programma speciale Senisese, come spiegano dal comune di Viggianello «offrirà un’esperienza adrenalinica e allo stesso tempo divertente in un contesto totalmente naturalistico». Sarà possibile pedalare su una bici sospesa, con partenza dall’anfiteatro comunale con la realizzazione di area botteghino sull’orto botanico riqualificato e il percorso continuerà nell’area di rione Cedda (la parte più antica di Viggianello) che sarà recuperata e resa nuovamente accessibile. Il percorso sarà condito dalla possibilità di usufruire della realtà immersiva per godere delle bellezze naturalistiche del Pollino e seguire il racconto del ciclo dell’acqua, che dai 2248 metri scende fino a Valle. Il Comune di Viggianello ha pubblicato un avviso di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori. I termini scadono il 19 giugno. Dopodiché, da cronoprogramma, l'opera dovrà essere completata in 280 giorni. «Procediamo spediti verso la realizzazione dell’attrattore turistico - dichiara il sindaco di Viggianello, Antonio Rizzo - Sono certo che l’investimento sarà ripagato da migliore attrattività e numerose presenze per il nostro territorio. Sarà l’attrattore del territorio, della Valle Mercure e dell’intero Parco del Pollino. Stiamo, inoltre, insieme agli uffici comunali, progettando ulteriori interventi per rendere migliore la fruibilità delle aree e potenziare i servizi ai visitatori e alla cittadinanza».
Ma la Waterland Skybike, in quanto ad attrattori adrenalinici, ha diversi illustri predecessori tra i boschi e le montagne della Basilicata. In principio fu il Volo dell'Angelo, singolo o in coppia, su un cavo d'acciaio tra i paesi presepe delle Dolomiti Lucane, Pietrapertosa e Castelmezzano, inaugurato nel 2007. E oggi Castelmezzano punta al raddoppio di adrenalina, con il progetto della slittovia delle dolomiti lucane: bob su rotaia che consentirà di spararsi a proiettile (40 chilometri orari) dalla montagna del Paschiere fino all'abitato: una discesa di 750 metri. Nel 2013 fu inaugurato a San Costantino Albanese anche il Volo dell'Aquila: come il volo dell'Angelo ma con l'emozione divisa per quattro passeggeri. L'attrattore risulta, però, attualmente chiuso e la pagina facebook non è aggiornata dal 2020. Anche a Trecchina si può fare il pieno di emozioni nel Parco delle Stelle (temporaneamente chiuso dopo la stagione estiva 2022), con la slittovia denominata «Via Lattea» e il «Big Bang», un braccio oscillante con una cabina aperta attaccata in punta capace di raggiungere una velocità di 60 chilometri orari e un raggio di rotazione di 10 metri, un angolo di rotazione a 360°. Per non parlare di Halley, lo scivolo di punta, con una pendenza del 35%, modello kamikaze. Ce n'è, insomma, da farsi venire i capelli bianchi.
Per chi, invece, è amante delle altezze ma non della velocità, la Basilicata regala scenari ad altissima quota con la giostra più lenta del mondo, a San Severino Lucano, composta da 12 navicelle che si stagliano a 1124 metri di altezza e consentono di ammirare da un lato le cime più alte del Pollino e dall’altra la valle del Sinni e la diga di Monte Cotugno. Senza dimenticare i vari ponti tibetani sospesi nel vuoto. Da quelli di Sasso di Castalda, il ponte Petracca e il Ponte alla Luna (quest'ultimo composto da una campata unica di ben 300 metri e sospeso nel vuoto a 102 metri di altezza), a quello di Castelsaraceno, anche conosciuto come il ponte tibetano più lungo del mondo (586 metri) o come il ponte fra i due parchi, perché collega le aree protette del Pollino e dell'Appennino Lucano.