ennesimo caso a bitonto
«Picchiata per 30 anni da mio marito Ma ora dico basta»
di ENRICA D'ACCIO'
BITONTO - Un’agonia lunga più di trent’anni, poi l’inaspettato salvataggio grazie all’intervento del figlio, appena 12enne. Una storia di straordinario coraggio, in un contesto di ordinaria violenza domestica a Bitonto, dove gli agenti del commissariato hanno arrestato un 57enne già noto alle forze dell’ordine.
L’accusa, al momento, è di maltrattamenti in famiglia ma le indagini appena iniziate hanno scoperchiato una situazione familiare drammatica, caratterizzata da anni di violenze fisiche, verbali e psicologiche. L’ultimo episodio risale all’inizio di questa settimana. Al termine dell’ennesima lite in casa, il 57enne avrebbe percosso la moglie, sua coetanea, tentando anche la violenza sessuale. Proprio in questo frangente, sarebbe intervenuto il coraggioso ragazzino, il più grande dei due figli della coppia, che ha fatto scudo con il suo corpo per difendere la madre dall’ira del padre.
L’arrivo dell’ambulanza del 118, richiesta dalla donna, ha costretto il marito violento ad allontanarsi da casa ma ai medici non è sfuggito che le lesioni riportate dalla donna, tutte di lieve entità, non potevano che essere lesioni da percosse. È stato quindi richiesto l’intervento della polizia. Gli uomini del commissariato, coordinati dal dirigente Fabrizio Gargiulo, hanno ascoltato a lungo e a fondo la donna che, per la prima volta, ha trovato il coraggio, la pazienza e la forza di raccontare. È emerso così un tragico vissuto, più di 30 anni di convivenza segnati da ogni sorta di maltrattamenti, abusi, insulti e ingiurie, quasi sempre alla presenza dei figli, entrambi minorenni: un tormento che la donna avrebbe subito senza mai denunciare e senza che nessuno, né parenti, né amici, né vicini, dessero l’allarme.
Eppure, la famiglia era già segnata da condizioni di estrema fragilità: l’uomo, che non aveva un lavoro stabile, spesso abusava di alcolici. Dopo essere stato rintracciato e fermato, il 57enne, su richiesta della procura, è stato portato in carcere a Bari, in attesa del processo. Partiranno presto le pratiche dei servizi sociali per garantire tutela per la donna e i suoi figli. Si tratta del quarto arresto, in meno di sei mesi, per reati contro le donne in città. A novembre, un 48enne di Bitonto, già noto alle forze dell’ordine e già indagato per atti persecutori, è stato arrestato per stalking: minacciava di morte per telefono una sua ex collega colpevole, a suo dire, del licenziamento di lui. Ad ottobre le manette sono scattate invece per un 48enne di Catania, che visibilmente ubriaco e al termine di una violenta lite, aveva minacciato l’ex convivente con un coltello. Ad agosto, infine, gli agenti del commissariato hanno arrestato un 49enne barese che perseguitava una 33enne di Bitonto con cui aveva avuto una breve relazione.