Ci sarà anche più verde

Bari, in via Sparano ecco le panche con le spalliere

Riprendono i lavori del cantiere del salotto con qualche novità: piccoli giardini ad ogni angolo, accontentati i nostalgici

DANIELA D’AMBROSIO
E a quanto pare, per la gioia dei nostalgici delle palme e per quella dei denigratori delle panchine design senza spalliere, nella nuova via Sparano il verde sta arrivando, così come un certo numero di sedute con schienale.
Oggi, in linea con il detto che recita «l’Epifania tutte le feste porta via», nella strada salotto della città, che chiude il bilancio del Natale con l’affluenza record registrata proprio il giorno della Befana, i lavori del cantiere riprendono a ritmo serrato.
Si ricomincia dalla pavimentazione all’incrocio con via Piccinni, identica a quella già realizzata agli incroci con la chiesa di San Ferdinando, in modo che i salotti Porta vecchia e Moda siano collegati da un unico camminamento, poi si passerà a lavorare su corso Vittorio Emanuele, di fatto completando i primi quattro isolati consecutivi, da corso Vittorio Emanuele, appunto, a via Calefati.
Il salotto Letterario e quello Liberty cominceranno a vedere la luce dopo che sarà completata anche la pavimentazione all’incrocio con via Putignani, davanti a Palazzo Mincuzzi, visto che, da questo punto in poi, gli isolati sono stati fin qui interessati solo dai lavori relativi ai sottoservizi, di cui ben si vedono le ampie tracce sull’asfalto.
L’isolato fra via Dante e via Nicolai, su cui non è previsto alcun salotto, e la parte centrale di piazza Umberto, dovranno aspettare buoni ultimi. Ma tutto sommato un anno è già passato e, se il cronoprogramma dei lavori sarà rispettato perfettamente, si tratta di pazientare solo qualche altro mese.
Intanto è altissima la curiosità riguardo alle isole verdi, per cui si stanno completando le procedure per la perizia di variante, e di cui cominciano a circolare le prime immagini, che pubblichiamo qui accanto.
Pietra e legno per le panchine, ben solide e con ampi schienali, dovrebbero finalmente accontentare chi continua a snobbare i tasti del pianoforte da un lato e i cubi dall’altro, per non parlare dei drappi del salotto moda, appellati in tutti i modi possibili, finanche «tavuti».
E anche il verde previsto dovrebbe far felici tutti coloro che, quest’anno, hanno nostalgicamente pubblicato sui social le foto delle palme illuminate, a Natale di due o tre anni fa. Gli alberi previsti sono cinquanta, tutti con i loro bravi nomi latini, e oltre cinquecento le piante, di ventidue specie botaniche diverse. Dovessero arrivare per Natale prossimo, le luminarie hanno un posto assicurato.

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