cronaca

Bari, cellulari nel carcere: assolti tre detenuti e una dottoressa

Accusati di decine di telefonate fatte dalla cella, il medico di non aver denunciato. assolti «per non aver commesso il fatto»

Il Tribunale di Bari ha assolto una dottoressa del carcere di Bari e tre ex detenuti imputati, questi ultimi, per aver usato telefonini durante la detenzione e il medico per non averlo segnalato. I quattro sono stati processati con rito abbreviato mentre per altri 14 ex detenuti, accusati dello stesso reato di «accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione» il dibattimento inizierà il 6 febbraio. Stando all’indagine, coordinata dalla pm Desirè Digeronimo e delegata al nucleo investigativo dell’amministrazione penitenziaria, i reclusi avrebbero «mantenuto rapporti con l'esterno» e, in particolare, «con familiari, amici e conviventi» attraverso l’uso di cellulari illegittimamente custoditi in cella. I dispositivi, due telefoni e sei sim intestate a soggetti fittizi, furono trovati dagli agenti il 14 ottobre 2022 durante una perquisizione. I tabulati telefonici hanno rivelato che sarebbero stati utilizzati almeno dall’agosto precedente per chiamare figli, mogli, madri e amici.

La dottoressa, che era in servizio il giorno della perquisizione, è stata assolta dall’accusa di omessa denuncia "perché il fatto non sussiste». A uno dei tre detenuti imputati in abbreviato è stata riconosciuta la «particolare tenuità del fatto» (avrebbe contattato la convivente per tre giorni), mentre gli altri due sono stati assolti «per non aver commesso il fatto». Non c'è prova, cioè, che fossero i responsabili delle decine di telefonate che venivano loro addebitate.

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