La scomparsa
Santo Spirito, l’Istituto Comprensivo Gabelli piange la scomparsa della dirigente Liliana De Robertis, morta a 64 anni
La scuola ricorda l'amata professoressa, punto di riferimento per studenti, docenti e famiglie, sempre pronta a viaggiare e a offrire una visione aperta sul mondo
L’Istituto Comprensivo “Aristide Gabelli” di Santo Spirito è in lutto per la scomparsa della sua dirigente scolastica, la professoressa Liliana De Robertis, venuta a mancare all’età di 64 anni. Una figura considerata un punto di riferimento insostituibile per docenti, studenti e famiglie, capace di imprimere un’impronta profonda e duratura sul mondo della scuola.
La comunità scolastica la ricorda come una guida appassionata, instancabile, sempre pronta a mettersi in gioco. «La nostra dirigente – scrivono dall’istituto – questa volta è stata sconfitta da un male più grande di lei». Una perdita che lascia un vuoto immenso, umano e professionale.
Viaggiatrice instancabile, “nata con la valigia in mano”, De Robertis ha portato nel suo lavoro una visione aperta sul mondo: è stata lei ad avviare e rafforzare i progetti Erasmus, permettendo a tanti alunni di confrontarsi con nuove culture e diventare cittadini globali. Alla dimensione internazionale ha affiancato un’attenzione costante allo studio delle lingue, sostenendo con determinazione la nascita delle classi Cambridge, perfettamente integrate con il modello didattico SZ adottato dall’istituto.
La sua idea di scuola era moderna, inclusiva, coraggiosa. Ha voluto con forza un progetto strutturato contro il bullismo, convinta che parlarne apertamente in classe fosse il primo passo per contrastarlo davvero. E ancora, ha lavorato senza sosta sui progetti legati al PNRR, moltiplicando gli sforzi per migliorare gli ambienti scolastici e trasformarli in spazi stimolanti: dalle aule immersive ai laboratori scientifici e informatici, fino ai nuovi ambienti di apprendimento pensati per accendere la curiosità degli studenti.
Per Liliana De Robertis la scuola era una missione. Non guardava mai l’orologio: era sempre in presidenza, presente, disponibile, vigile. Anche quando la stanchezza si faceva sentire, il suo sorriso non mancava mai. Ha continuato a guidare il suo istituto fino all’ultimo giorno possibile, preoccupandosi di ogni dettaglio, sostenendo il suo staff e i suoi studenti con fermezza e affetto.
L’Istituto “Gabelli” oggi la ricorda con commozione profonda: «La sua vita apparteneva alla scuola. Lei è parte di noi e lo sarà per sempre». Un ricordo che resta scolpito nella memoria di chi ha avuto il privilegio di lavorare con lei o di crescere nella scuola che ha amato e trasformato.