La richiesta
«Bancomat e postamat fuori uso: stop alle spese di commissione»
La proposta Adiconsum: «Le tante rapine costringono i consumatori a servirsi da Atm di altri istituti con aggravio di costi»
Una iattura che «punisce» pesantemente i consumatori. Il moltiplicarsi di rapine o tentate tali ai postamat e bancomat che mettono fuori uso gli sportelli automatici, alla fine nega ai cittadini servizi essenziali e per tempi a volte anche lunghi, rendendo impossibile il prelevare presso la propria banca o ufficio postale e costringendo a spostamenti anche di parecchi chilometri. E il consumatore si trova costretto a ricorrere ai servizi di un Atm di una banca differente con un aggravio nei costi per il prelievo.
«Ormai è una vera emergenza – sottolinea Giuseppe Spagnuolo referente Adiconsum Bari Bat -, da questa estate ad oggi è un moltiplicarsi di casi: bancomat e postamat fatti esplodere per cercare di portar via il contante, rapine da parte di bande organizzate che alla fine si ritorce in un servizio che viene meno per le persone. I tempi per riavere lo sportello sono lunghi e tanti sono costretti a prelievi in uffici di credito diversi con un aggravio per il pagamento del costo delle commissioni. A questo punto perché Poste e banche non si mettono d’accordo e azzerano le commissioni? Almeno sarebbe un venire incontro alle esigenze dei consumatori».
Tra Bari e Bat solo nell’ultimo periodo si contano una ventina di colpi più o meno portati a termine. Rapinatori che inseriscono esplosivo nelle fessure degli Atm e li fanno esplodere per cercare di appropriarsi del contante, mettendo fuori uso lo sportello.
Solo per citare alcuni casi: la notte tra il 3 e 4 luglio ci sono stati due assalti a Modugno e Valenzano, il 3 settembre al postamat di Cellamare.
«E in risposta a questa emergenza banche e Poste cosa fanno? Inibiscono l’uso degli sportelli non rapinati dalle ore 19 alle 8 della mattina successiva. Quindi io cliente non solo non posso più servirmi dal bancomat di riferimento, ma ho limitazioni orarie sugli altri. Alla fine a pagare sono sempre i consumatori».
Per molti specie anziani e che vivono in piccoli centri la situazione è diventata complicata. C’è chi è costretto a spostarsi anche di comune per potersi servire.
«Oggi un postamat offre tutta una serie di servizi – continua Spagnuolo -, pensiamo all’attivazione delle nuove carte in sostituzione delle vecchie, ai pensionati che preferiscono chiedere più frequentemente un estratto conto per assicurarsi di quanto hanno su conto o libretto. Con la popolazione che invecchia i servizi devono diventare di più non meno».