Il caso
Il Natale in nero dell’abusivismo a Bari; tra botti, mendicanti e vu’cumprà
Le settimane di avvento rimettono in moto l’economia fuorilegge
Il nero del Natale. Quel clima di festa che sta mettendo in moto una serie di piccole e grandi illegalità che vanno dal piccolo commercio abusivo ai questuanti fermi ai semafori, dai vu’cumprà con i banchetti volanti carichi di gadget taroccati a tutta una serie di altre attività in nero «camuffate».
La movida di novembre, quella che porta al Natale si popola di figure equivoche a volte disperate e di piccolo malaffare. La comunità degli irregolari, abituati a vivere ai margini, a ricorrere ad espedienti e a contendersi gli avanzi della dolce vita barese si è messa in movimento.
L’economia sommersa e illegale, la precarietà e lo sfruttamento crescono nelle settimane di avvento mediamente del 10% in terra di Bari, una fetta significativa del Pil barese (fonte Istat) che in parte finisce nelle tasche del malaffare più o meno organizzato.
Le strade dello shopping affollate, l’assalto dei turisti e dei visitatori a caccia delle prime emozioni natalizie, la dolce vita dell’Umbertino carica di nuove suggestioni, le sagre e i mercatini stimolano l’economia irregolare, quella sommersa, «non osservata» che sfugge alle rilevazioni ufficiali.
Tra mercato e lavoro nero, si muove un piccolo esercito di venditori ambulanti senza autorizzazione, camerieri a cottimo, spacciatori, elemosinanti sotto sfruttamento.
Sono tornati per le strade e ai semafori, davanti ai negozi e ai supermercati i questuanti che pure ci sono sempre stati ma che ora stanno diventando più numerosi.
L’accattonaggio è un fenomeno che diventa invisibile nella indifferenza dei baresi che fanno sempre meno caso alle presenza dei mendicanti. Una delle forme di tratta meno conosciute e difficili da penetrare e investigare all’interno dell’ampio e complesso fenomeno dello sfruttamento degli emarginati.
A volte scompaiono, anche per lunghi periodi. Alcuni tornano e cercano di lavorare in proprio, ma prima o poi vengono risucchiati nel girone infernale degli sfruttati. C’è un piccolo racket che prospera sugli accattoni e sui diseredati.
Gli irregolari ora presidiano le vie illuminate e piene di addobbi. Portatori sani di piccole e grandi illegalità sono la cornice invisibile dello spirito di questo Natale anticipato. Passano tra le maglie larghe dei controlli delle forze dell’ordine che sono sempre più frequenti.
Le settimane di avvento infine stanno rivitalizzando anche il mercato nero dei botti, dei fuochi di artificio, rituale pagano che accompagna ogni stagione ma che diventa pi intenso d’estate e durante le festività di fine anno.