l'inchiesta
Bari, morì a 17 anni cadendo con la moto su corso De Gasperi. La Procura: «Colpa anche delle buche richiuse male»
Avviso di conclusione delle indagini per i due responsabili delle ditte appaltatrici di Enel e Aqp. «Ma il ragazzo andava a 70 all’ora nonostante il limite di 50»
L’incidente in cui è morto il 17enne Matteo Cappelluti è stato almeno in parte causato dai lavori effettuati in maniera non corretta su corso Alcide De Gasperi a Bari. Alcune buche ripristinate male dopo gli interventi sul manto stradale avrebbero contribuito a provocare la caduta del giovane, avvenuta il 16 novembre 2021 mentre si recava a scuola in sella alla sua moto. È per questo che la pm Luisiana Di Vittorio ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a Stefano Simeone, direttore tecnico della Simeone Spa, e a Tommaso Pizzi, direttore tecnico della Dmf Costruzioni. Per entrambi l’accusa è di omicidio stradale.
Le indagini evidenziano un concorso di colpa a carico del giovane Matteo: dagli accertamenti risulta infatti che il suo Fantic Motor procedeva a circa 70 km/h in un tratto con limite a 50.