il caso

Bari, per anni sono stati infermieri «abusivi»: quattordici vanno a giudizio

isabella maselli

Assunti negli anni ‘80, iscritti all’albo nel 2022. Finiscono a processo accusati di esercizio abusivo della professione per la mancata iscrizione all’Ordine professionale

Finiscono a processo i quindici infermieri baresi accusati di esercizio abusivo della professione per la mancata iscrizione all’Ordine professionale. Nell’udienza predibattimentale, uno dei 15 imputati ha chiesto la messa alla prova, un altro il rito abbreviato (che sarà discusso il 4 dicembre9, gli altri 13 sono stati rinviati a giudizio. Il processo inizierà il 6 febbraio 2026.

L’indagine, coordinata dal pm Marcello Quercia, si basa sugli accertamenti svolti dai carabinieri dei Nas in tutta Italia. Incrociando i dati degli infermieri assunti nelle strutture pubbliche con gli elenchi degli Ordini (l’iscrizione è diventata obbligatoria solo nel 2016) sono emerse irregolarità poi comunicate alle Procure.

Tra gli imputati c’è anche il presidente del Consiglio comunale di Putignano, Saverio Campanella, 63 anni. Secondo l’accusa, pur risultando assunto in ospedale dal 16 ottobre 1980 si è iscritto all’albo solo a febbraio 2022, ovvero soltanto dopo l’avvio degli accertamenti da parte dei militari delegati dal Ministero della Salute. Come lui, molti risultano in servizio dagli anni Ottanta ma tutti si sono iscritti nell’albo professionale tra febbraio e maggio 2022, decenni dopo.

Una parte degli indagati si è fatta interrogare dopo la chiusura delle indagini ma nessuno di loro è riuscito a convincere la Procura di Bari della propria buona fede. Un’altra inchiesta simile è stata archiviata nelle scorse settimane perché i circa 70 indagati avevano dimostrato che il loro inadempimento era «solo formale», nel senso che l’iscrizione era stata chiesta ma è stato necessario tempo per perfezionarla. La questione è giuridicamente complessa perché a fronte dell’obbligo di iscrizione all’Ordine in tanti non si sono messi in regola. Ancora oggi negli ospedali sono in servizio persone assunte negli anni ‘80 e ‘90, quando la disciplina era molto diversa e bastava il diploma: la legge ha previsto dei percorsi di sanatoria che però non tutti hanno potuto o voluto seguire.

I 15 imputati, tutti di Bari e provincia, in servizio in strutture sanitarie pubbliche dell’area metropolitana, sono comparsi ieri davanti al giudice del Tribunale di Bari, Domenico Mascolo, per l’udienza predibattimentale sperando nel proscioglimento. Invece, dovranno difendersi in un processo che inizierà tra qualche mese dall’accusa di aver esercitato abusivamente – in alcuni casi per decenni – la professione di infermieri professionali.

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