Mafia e politica

Boccia (Pd): «Dopo gli arresti di Modugno aspettiamo le scuse del centrodestra»

Per l’inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso nel Barese

«Siamo indignati per quanto è accaduto» a Modugno (Bari) dove ieri sei persone sono state arrestate per presunto voto di scambio. Lo sostiene il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, che chiede «le scuse formali dei principali esponenti del centrodestra in Puglia, a partire dall’onorevole D’Attis che aveva trascinato l’amministrazione comunale di Bari e l’allora sindaco Antonio Decaro che oggi è il nostro candidato presidente per le regionali, in una vicenda che ha fatto male a tutta la Puglia». Il riferimento è all’inchiesta Codice interno che ha disvelato un legame tra politici locali e criminalità organizzata.

«Ci aspettiamo dal sindaco Bonasia un chiarimento rispetto all’accusa di essere stato al corrente delle relazioni che a Modugno attraverso l’assessore Antonio Lopez (candidato per FI alle Regionali e arrestato, ndr) e le persone coinvolte hanno determinato l’inchiesta. Rispondere delle accuse di avere avuto rapporti con esponenti del clan Parisi è un dovere assoluto per chi rappresenta una seria comunità come quella di Modugno», continua Boccia. «Siamo molto addolorati per la comunità di Modugno che non si meritava tutto questo - continua - abbiamo la massima fiducia delle forze dell’ordine e della magistratura e ci auguriamo che Modugno possa tornare presto a respirare l’aria che merita, cioè quella della pulizia, della trasparenza e della legalità». «Ci aspettiamo che chi ha infangato Bari e il sindaco Decaro intanto chieda scusa e chiarisca se le accuse che vengono rivolte a una parte della giunta Bonasia abbiano influito anche su altre consultazioni elettorali», conclude.

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