il caso
Bari, la maestra «zia Martina» assolta in Appello: «Ora voglio tornare a insegnare»
La 48enne era accusata di pornografia minorile: la docente non ha mai negato di aver avuto incontri di natura sessuale con minorenni sopra i 14 anni, ma si è sempre difesa sostenendo di non aver filmato mai nulla
Sono stati quattro anni durissimi in cui mi sono trovata, senza mai averlo immaginato, a dover affrontare un processo penale e un pubblico ministero. Un incubo. Mi hanno licenziato ingiustamente sulla base della sentenza di primo grado. Rientra tra i miei diritti fare ricorso e chiedere alla scuola la revoca di quel licenziamento, oltre agli stipendi che mi hanno tolto. E chiedere di essere reintegrata".
Lo dice Daniela Casulli, la maestra oggi 48enne originaria di Bari che insegnava inglese in una scuola elementare in Trentino, che è stata assolta dalla Corte di Appello del capoluogo pugliese, "perché il fatto non costituisce reato", dalle accuse di pornografia minorile ("articolo 600 ter del codice di procedura penale: produzione di materiale e non detenzione", precisa) e corruzione di minorenni. Nel 2021 era stata arrestata e sottoposta ai domiciliari, nel 2024 è stata condannata a sette anni e tre mesi in primo grado. Secondo le accuse avrebbe adescato dei minorenni nel capoluogo pugliese. Con uno di loro, sopra i 14 anni (l'età del consenso) avrebbe fatto sesso in un bed and breakfast, secondo l'accusa, alla presenza di altri due minorenni, più piccoli. Inoltre le immagini sarebbero state filmate e trasmesse su un canale social. La donna non ha mai negato di aver avuto incontri di natura sessuale con minorenni sopra i 14 anni ma si è sempre difesa sostenendo di non aver commesso reati relativi ai filmati e alla loro diffusione sui social.
"Non c'era nessun 13enne a filmare", dice. Non ci sarebbe stata, secondo quanto sostenuto dalla difesa, tesi evidentemente accolta dalla Corte, la consapevolezza del fatto che ai video assistevano in videochat anche ragazzi sotto quell'età, né la donna avrebbe istigato qualcuno a diffondere i filmati.