Il caso
Dentisti baresi visitavano in nero grazie a un software: in 30 rischiano il processo, evasi 6 milioni
Chiesto il rinvio a giudizio per i professionisti, il titolare della Tomprojects, Tommaso Carbone, 60 anni, e tre società (due studi e la software house)
Un software predisposto da un ingegnere di Palo del Colle avrebbe consentito di gestire la contabilità in nero grazie a cui tra 2015 e 2020 28 dentisti del Barese avrebbero evaso 6 milioni di euro. E per questo adesso rischiano il processo: la Procura di Bari, con la pm Luisiana Di Vittorio, ha chiesto il rinvio a giudizio dei professionisti e del titolare della Tomprojects, Tommaso Carbone, 60 anni, oltre che di tre società (due studi e la software house). Rispondono tutti di dichiarazione fraudolenta. L’udienza preliminare si aprirà il 10 novembre davanti al gup Antonella Carfagna.
Il fascicolo era nato da una verifica fiscale nei confronti di un odontoiatra, e dalle dichiarazioni di una dipendente licenziata da uno degli studi. La donna aveva rivelato alla Finanza che con la pressione del tasto F12 e l’inserimento di una password il software di contabilità consentiva di passare alla gestione «in nero». I dati venivano salvati su una chiavetta Usb. Dalle acquisizioni nella sede della Tomprojects e del telefonino del titolare sono venuti fuori sia gli elenchi dei clienti (sparsi in tutta Italia) sia le chat in cui Carbone spiegava agli odontoiatri come utilizzare il programma, rinviando a incontri di persona i dettagli sulla contabilità in nero. Gli atti sono poi stati trasmessi a diverse altre Procure (tra Puglia e Basilicata) che stanno procedendo per le contestazioni di loro competenza.
Nel 2022 la Procura di Bari aveva chiesto e ottenuto sequestri per un milione nei confronti di un dentista di Casamassima e dell’ingegnere di Palo del Colle. Stessa cosa era avvenuta lo scorso anno da parte della Procura di Trani, che aveva messo nel mirino due medici di Molfetta e Barletta cui erano stati sequestrati beni per circa 1,2 milioni. Adesso, in sede di udienza preliminare, gli imputati baresi avranno la possibilità di chiedere riti alternativi: diversi di loro, infatti, nel frattempo hanno sanato le pendenze fiscali.