Il caso
«Appalti e favori nei Comuni», dopo Gioia e Bitritto ora tocca a Polignano
L'ipotesi della Procura di Bari: affidamenti diretti su misura agli imprenditori amici. Interrogati alcuni testimoni
Le tangenti all’ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, hanno portato a scoprire le mazzette pagate nella Asl. Da qui si è passati ai Comuni di Gioia del Colle e Bitritto. E ora, seguendo il filo degli imprenditori e dei funzionari pubblici l’inchiesta della Procura di Bari potrebbe allargarsi ancora ad ulteriori appalti affidati in cambio di favori anche a Polignano.
La scorsa settimana, mentre eseguiva gli otto decreti di perquisizione firmati dal procuratore Roberto Rossi e dalla pm Savina Toscani nei due Comuni in cui l’imprenditore Donato Mottola avrebbe ottenuto affidamenti in cambio di denaro e regali, la Finanza ha infatti cominciato a occuparsi anche di una terza amministrazione comunale. Il trait d’union stavolta non sarebbe il costruttore di Noci (la cui notorietà è legata ai 20mila euro consegnati all’ex dirigente Mario Lerario in una «manzetta» di carne), quanto un dirigente indagato (e perquisito) per un appalto del Comune di Gioia ma che avrebbe lavorato - tramite unione di Comuni - anche a Polignano...