l'estate in città
Bari e la movida, le nuove vecchie regole contestate dai residenti: inefficaci
E al rione Libertà giovani vandali creano caos nelle piazze principali
BARI - «Basta esperimenti fallimentari sulla pelle dei residenti». Il possibile orientamento dell’amministrazione comunale sulla gestione della movida non convince gli abitanti dell’Umbertino. Dopo la riunione con il comitato per l’ordine e la sicurezza, il sindaco Vito Leccese ha descritto quali potrebbero essere i passi per disciplinare lo svago serale. In particolare, dovrebbe diventare legge (tramite l’adozione di un’ordinanza) il vademecum sulle buone pratiche assunto lo scorso gennaio dagli esercenti del quartiere in cui si concentra gran parte del movimento notturno anche a causa dell’altissimo numero di locali dedicati al «food & beverage». Dunque, via all’obbligo di introdurre figure come «streets controllers» e «noise ambassador», oltre al dovere di rafforzare la videosorveglianza e di esporre la cartellonistica con l’effettiva disponibilità di posti per le attività dotate di plateatico.
Precedente negativo «Le ordinanze, in vigore per soli tre mesi, hanno dimostrato chiaramente quale sia la strada da seguire, secondo l’esempio di altre amministrazioni comunali», sottolinea il Comitato per la Salvaguardia dell’Umbertino riferendosi ai regolamenti che da ottobre a gennaio scorsi hanno imposto limiti agli orari di chiusura e alle modalità di asporto nel quartiere. «La dissennata scelta di affidarsi al guscio vuoto del codice di autoregolamentazione, oltre ad aver dilapidato i risultati positivi raggiunti durante la vigenza delle ordinanze ha ricreato il Far West, peraltro aggravatosi con i nuovi insediamenti di attività di ristorazione che hanno aumentato il carico antropico già da tempo insostenibile per il contesto territoriale. Non sono bastati gli oltre sei mesi della fallimentare esperienza di quel guscio vuoto che sembra si vorrebbe ora tentare di puntellare per contrastare le massive aggregazioni da consumo, fonte di lucro solo per qualcuno, ma dannosi per la collettività. Noi ci tiriamo fuori! L'amministrazione comunale faccia le sue scelte e se ne assuma le relative responsabilità». La prossima settimana, comunque, saranno previsti gli ultimi incontri tra il sindaco Leccese e i protagonisti del contesto serale (residenti, esercenti, giovani): un faccia a faccia indispensabile per arrivare ad una cornice normativa che possa accordare il più possibile le parti coinvolte.
Giovani vandali e auto «sospette» al libertà Continuano ad essere segnalati, inoltre, disordini al quartiere Libertà. Schiamazzi, urla, gesti vandalici si registrano nelle piazze principali del quartiere: Redentore e Risorgimento in particolare. «Sono situazioni che si verificano da tempo, ma è un fenomeno sociale, non riguarda soltanto il Libertà», spiega Letizia Liberatore, presidente del comitato Cittadini Attivi del Libertà. «Si tratta di un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 20 anni, probabilmente sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti: urlano e nelle occasioni di feste serali molestano i passanti. Continuano nei loro comportamenti perché restano sostanzialmente impuniti. La verità è che si dovrebbe aumentare la possibilità di agire per le forze dell’ordine». Balza all’occhio anche un altro fenomeno. «In via Nicolai, nei pressi della Manifattura, notiamo spesso automobili abbandonate per mesi: il sospetto è che possano essere rubate e quasi certamente non appartengono al quartiere. Abbiamo più volte segnalato la loro presenza per suggerire un controllo più capillare. Nelle prossime settimane, inoltre, potremmo avere altre interlocuzioni con l’amministrazione: l’avvio dei lavori per la pedonalizzazione di via Manzoni potrebbe ampliare i disagi sui parcheggi: una criticità già evidente nella zona».