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Asl Bari, disponibile il contributo per il congelamento degli ovuli: ecco chi può fare richiesta

Si chiama social freezing, e permette di posticipare la maternità o preservare la fertilità in futuro, in presenza di determinate condizioni mediche

BARI - La Asl di Bari ha approvato l'avviso pubblico per l’erogazione di un contributo economico, fino a un massimo di tremila euro, a sostegno della crioconservazione degli ovociti per fini sociali, previsto dall’articolo 40 della legge regionale pugliese n. 42 del 31 dicembre 2024. Ne dà notizia la Asl del capoluogo pugliese evidenziando che «il social freezing è una tecnica che consente alle donne di congelare i propri ovuli, quando la loro qualità è ottimale, per posticipare la maternità o preservare la fertilità in futuro, in presenza di determinate condizioni mediche». Il provvedimento, adottato in linea con le indicazioni regionali e condiviso con il tavolo tecnico delle aziende sanitarie pugliesi, «mira a tutelare il diritto alla genitorialità - prosegue la Asl - e a contrastare il calo demografico attraverso un sostegno concreto alle donne». Possono farne richiesta le donne di età compresa tra i 27 e i 37 anni residenti in Puglia da almeno 12 mesi e con un Isee ordinario non superiore a 30mila euro che si rivolgano a centri di Procreazione medicalmente assistita pubblici o privati accreditati, inseriti nel registro nazionale autorizzato dal ministero della Salute.

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