BARI - «Come pastore, sento il bisogno di invitarvi a non restare indifferenti. Siamo invitati a esercitare, con libertà e responsabilità, la nostra coscienza civica». Lo scrive in una nota, l'arcivescovo di Bari- Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano che definisce il referendum dell'8 e 9 giugno prossimo «un'occasione che ci chiama a riflettere sul presente e sul futuro del nostro Paese».
«In un tempo segnato da sfiducia e distacco dalla politica, cresce il numero di chi sceglie forme di disinteresse al bene comune. Anche l'astenersi dall'andare a votare, se come scelta non nasce da un discernimento profondo - evidenzia - rischia di diventare una forma di rinuncia che va a rinforzare un'inqualificabile indifferenza alla cosa pubblica». I quesiti referendari, 4 relativi al lavoro e uno sulla cittadinanza, sono «uno strumento prezioso di democrazia diretta», sottolinea Satriano. «Partecipare con impegno alla vita pubblica è una forma di carità, un modo concreto per amare la nostra comunità - conclude - È importante esprimere le proprie valutazioni, sapendole esercitare con consapevolezza nelle forme previste».