L'emergenza malamovida

Bari, Leccese cerca l'accordo con i locali della movida: patto su controlli e campagne social

Redazione cronaca Bari

I gestori dei locali chiedono maggiore presidio delle forze dell’ordine all’Umbertino

Bari - Maggiori presidi e controlli, una forte campagna di sensibilizzazione, l’attinenza al codice di autoregolamentazione (varato lo scorso gennaio) che potrebbe, almeno nei punti cardine, diventare un’ordinanza.

Ecco i tre principali temi emersi ieri nell’incontro che il sindaco Vito Leccese, insieme agli assessori Pietro Petruzzelli (Sviluppo Locale) e Carla Palone (Vivibilità Urbana) e al comandante della Polizia Municipale Michele Palumbo, ha incontrato gli esercenti del «food & beverage» del quartiere Umbertino. Ovvero, la zona che, proprio per la notevole concentrazione di locali dedicati ad asporto e ristorazione, risente più di altre zone dei disagi derivanti dallo svago serale. Un confronto durato oltre due ore per cercare un punto di equilibrio in vista della piena esplosione della stagione estiva che lo scorso anno ha causato puntualmente notti insonni ai residenti del piccolo rione del centro.

Pattuglie fisse e controlli Gli esercenti hanno denunciato l’impossibilità di controllare assembramenti così numerosi, come quelli avvenuti nelle serate del 7 e 8 maggio scorsi, quando (in concomitanza con la sagra di San Nicola) migliaia di persone si sono riversate tra via Abbrescia, via Cognetti e Largo Adua. Proprio in quel «triangolo» sarebbe necessaria, secondo i gestori dei locali, almeno una pattuglia fissa, pronta ad intervenire se il caos dovesse valicare i limiti della tollerabilità. Occorrerà, però, capire se potranno essere disposti (dalla prefettura) rinforzi ulteriori rispetto alla Polizia Locale. Sono stati gli stessi esercenti, inoltre, a battere sul tasto dei controlli: non è un mistero che in più circostanze sia circolato alcol ben oltre la mezzanotte, malgrado il divieto imposto dalla legge nazionale. In tal senso, un’attività di supervisione più puntuale e distribuita impedirebbe che alcuni esercizi continuino ad infrangere le regole. Pur prendendo atto che, in situazioni estreme, poco efficace si rivelerebbe l’intervento di figure quali steward o controllori del rumore (introdotte nelle attività commerciali lo scorso gennaio), il sindaco ha comunque chiesto di applicare le fondamenta del vademecum stilato lo scorso gennaio, almeno nel rispetto dell’affluenza dell’utenza negli spazi preposti.

Sensibilizzazione, non repressione «Siamo convinti che un’adeguata campagna di sensibilizzazione possa essere un aiuto fondamentale in vista dell’estate», la posizione di Gianni Del Mastro, «storico» ristoratore barese, nonché presidente dell’Horeca Puglia. «Utilizziamo i social in modo proficuo: stimoliano i nsotri ragazzi a vivere la città in modo sano, senza cadere in qualche eccesso come quelli delle serate di San Nicola. Sono convinto che con il dialogo si possa arrivare almeno a porre solide basi in vista di una stagione intensa come l’estate. La repressione con restrizioni finirebbe con il creare solamente moti di ribellione e malcontento generale. Invece, possiamo crescere insieme nel rispetto di tutte le componenti cittadine. Nel quartiere Umbertino non esiste alcuna contrapposizione tra noi e i residenti che, peraltro, spesso rappresentano la nostra clientela. Il diritto al riposo è sacrosanto e non vogliamo essere noi a violarlo. Per il resto, siamo disponibili a qualsiasi forma di dialogo e collaborazione, a patto che ogni proposta non sia frutto di una contingenza del momento, ma sia adeguatamente strutturata».

«Il confronto è stato assolutamente soddisfacente», afferma Leccese. «Dopo aver sentito residenti, giovani ed esercenti, ci riuniremo con il Prefetto per capire quali siano i margini di intervento per poi convocare un tavolo conclusivo tutti i protagonisti dello svago serale e varare un piano di sintesi più strutturato».

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