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Ville, auto e conti correnti: confiscati beni per 2 milioni di euro agli eredi del boss barlettano Lattanzio

Membro di spicco della criminalità organizzata della Bat, Ruggiero Lattanzio fu ucciso il 15 gennaio 2019 a Barletta in un agguato mortale a colpi di pistola

BARI - Ammonta a circa 2 milioni di euro il patrimonio confiscato agli eredi di Ruggiero Lattanzio, classe 1961, membro di spicco dell'omonimo clan mafioso della Bat, più volte indagato e condannato per associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. Lattanzio è morto il 15 gennaio 2019 a Barletta, ucciso in un agguato mortale a colpi di pistola.

Il provvedimento odierno scaturisce da un’ordinanza emessa dal Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - di Bari, che ha disposto la confisca, accogliendo il risultato delle indagini dei carabinieri da cui emerge, in modo chiaro, come il patrimonio di Lattanzio (già sequestrato nel 2023 e formalmente intestato ai suoi eredi) sia stato messo su attraverso il reimpiego dei proventi derivanti dal traffico di droga.

In particolare il patrimonio si compone di sette unità immobiliari, tra cui una villa e tre lussuosi appartamenti, due autovetture e disponibilità bancarie i cui saldi complessivi ammontano ad oltre 476.000,00.

Nell'attività investigativa sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali il pregiudicato, coinvolto in attività delittuose sin dagli anni ‘90, ha provveduto a “ripulire”, anche per il tramite dei suoi congiunti, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, in netta discrepanza con i redditi dichiarati.

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