il caso
Malamovida, Leccese fa autocritica: «Niente nuove ordinanze, non possiamo impedire a nessuno di aprire nuovi locali»
Il sindaco: ho usato toni eccessivi. «Non ci saranno divieti né interventi della forza pubblica. Voglio che Bari rimanga una città viva e accogliente»
BARI - Vito Leccese fa un passo indietro. Dopo il duro attacco nei giorni scorsi agli assembramenti notturni nel quartiere Umbertino durante la festa di San Nicola, il sindaco di Bari chiede scusa sui toni usati, ma mette anche i puntini sulle i. E lo fa in particolare su due accuse che ha ricevuto in questi giorni: sulla mancanza di spazi per i giovani e sulle continue aperture di bar e locali.
«Ciò che è accaduto in queste sere in alcune strade del quartiere Umbertino è ingiustificabile e inaccettabile», aveva scritto il primo cittadino, postando i video in cui centinaia di ragazzi cantano a squarciagola, disturbando il sonno dei residenti. I ragazzi, in particolare, si sono incontrati con tanto di musica e karaoke ad alto volume fino all'alba, ricevendo anche qualche secchiata d'acqua dai balconi. Non solo: nel post in questione paventava anche un possibile ritorno alle ordinanze, attaccando pure i gestori dei locali per gli alcolici «venduti in tarda notte». Adesso, Leccese ammette: «Quel post l’ho scritto di getto e ammetto di aver usato un tono troppo perentorio. Leggendo le reazioni a quel post capisco l’amarezza e la rabbia di chi si è sentito colpito dalle mie parole. Non era mia intenzione puntare il dito contro i giovani che cantano, ballano o si divertono».